GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] unito nella comune esigenza di un rinnovamento profondo e moderno della cultura italiana di fronte all'idealismo e alla metafisica.
Negli Studi confluiva il lavoro da lui svolto nel periodo iniziale con l'esperienza decisiva, e per lui rivelativa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] davanti alla nodosa radice di un castagno.
L’irrazionalità e la totale insensatezza dell’esistenza hanno per Sartre un valore metafisico, e il romanzo è forse il primo tentativo di narrazione della dissoluzione dell’io ma anche la prima riflessione ...
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MELOTTI, Fausto
Maura Picciau
MELOTTI, Fausto. – Nacque a Rovereto l’8 giugno 1901 da Gaspare e da Albina Fait. Primogenito, il M. ebbe due sorelle, Lidia e Renata; crebbe in un ambiente familiare sereno [...] il M. un’epoca di grande concentrazione e approfondimento, documentata da un buon numero di disegni dalle atmosfere metafisiche e vagamente surreali, che sfociò, dopo una significativa partecipazione alla I Mostra italiana d’arte astratta, tenutasi a ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] sofisticata calibratura dell'invenzione, l'accuratezza prospettica, la fantasia architettonica, il senso scenografico astratto e quasi metafisico. Si ritrovano qui, pienamente metabolizzati, i referenti cruciali della pittura del M.: Andrea del Sarto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti filosofici conoscono una rinascita moderna, alle soglie dell’età dei Lumi, [...] erotico I gioielli indiscreti (1747) e di racconti filosofici dal medesimo tono ironico e canzonatorio nei riguardi delle convinzioni metafisiche e religiose. Esemplare dello stile di Diderot è il dialogo, a due o più voci. Il ciclo parigino dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato pochi mesi prima di Shakespeare, morto violentemente (ucciso in una rissa di [...] , un doppio registro nel discorso di Marlowe, di affermazione e di negazione, di ambiguità, che si inserisce nel grande dibattito metafisico del pensiero occidentale sull’eterna lotta fra la vita e la morte, sulla perenne sfida e ribellione all’umano ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] e persino l'interpretazione dei sogni. Le scienze razionali sono invece, a grandi linee, la logica, la fisica, la metafisica e la matematica.
Benché non fosse un teologo, Ibn Ḫaldūn riconobbe il primato delle scienze religiose. Lo stesso orientamento ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] a M. F. Sciacca del 25marzo 1952 (riportata da Diogene, ovvero M. F. Sciacca a p. 700 del saggio A. C., in Giornale di metafisica, XV [1960], pp. 685-702), il C. scriveva: "Sono stato a Roma: ho parlato con quelli del Santo Uffizio… ho capito che la ...
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MUZIO, Giovanni
Raffaella Catini
– Nacque a Milano il 12 febbraio 1893 da Virginio, architetto noto in area bergamasca, e da Maria Viganò. La famiglia si trasferì a Bergamo nel 1902.
Dopo gli studi [...] mattoni, non più dilatato nella lunghezza, ma ripetuto e sovrapposto in più ordini a formare una sorta di «diaframma metafisico» (Irace, 1994, p. 119), si configurò poi come elemento di raccordo e unificazione, ancora una volta di forte connotazione ...
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Parodi, Ernesto Giacomo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Genova 1862 - Firenze 1923). Le origini remote dell'interesse del Parodi per l'opera dantesca si possono ricostruire facendo ricorso ad [...] dell'opera di D. che egli in ultima analisi suggerisce. Come della Vita Nuova viene sottolineato l'aspetto etico più che quello metafisico e di D. autore del libello si dice che " contempla e specula con gli occhi volti al dolce mondo, alla vita ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.