Tripiṭaka Nome sanscrito del canone pali del buddhismo, diviso in tre parti: il Vinaya-piṭaka, che riguarda la disciplina e le regole della vita monastica; il Sutta-piṭaka (sanscr. Sūtra-piṭaka), che contiene [...] , rielaborati e in parte anche versificati; e l’Abhidhamma-piṭaka («canestro della religione superiore»), di carattere dottrinale e metafisico. Il canone si è costituito durante il regno di Aśoka e ha assunto la sua forma sostanzialmente, seppure non ...
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Sociologo (Waco, Texas, 1916 - New York 1962), prof. (dal 1956) di sociologia alla Columbia University di New York. Profondamente critico dei metodi della sociologia contemporanea, M. tese a riscattarla [...] teorizzazione" e dell'"empirismo astratto", intendendo riferirsi alla ricorrente oscillazione fra una tendenza di tipo metafisico e un'altra, egualmente teorica, di tipo positivistico che avevano sottratto alla ricerca sociologica il necessario ...
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pragmatismo
Paolo Casini
La filosofia delle azioni e dei fatti
Il pragmatismo (dal greco pràgma «azione», «fatto») è una corrente filosofica che si sviluppò tra la fine del 19° e gli inizi nel 20° secolo [...] , cioè posti da parole che hanno significati diversi o sono prive di significato, mostrando come ogni proposizione ontologico-metafisica è irrilevante o assurda. Il criterio positivo è quello di spiegare o ricostruire il significato di concetti poco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal pessimismo di Schopenhauer e dei maggiori esponenti della sua scuola – Eduard von [...] identifica con la volontà di vivere. Da un punto di vista fenomenico il mondo è rappresentazione, ma nella sua essenza metafisica è volontà: è questo l’“unico pensiero” che egli afferma di voler dimostrare col suo libro.
Il suo ragionamento procede ...
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Scholz, Heinrich
Teologo e logico tedesco (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò a Kiel e poi a Münster (dal 1928), dove [...] l’Institut für mathematische Logik und Grundlagenforschung e tenne l’insegnamento di logica simbolica. Il suo pensiero teologico e metafisico fu profondamente influenzato dalla nuova logica di Whitehead e Russell, tanto che S. fu indotto a dedicarsi ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] del m. coincide quindi con la soluzione del problema etico (➔ etica), sia che esso venga considerato come dipendente da quello metafisico dell’assoluta essenza della realtà e da quello teologico della natura di Dio e della sua azione sul mondo, sia ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] l'immortalità dell'anima (come accade in Kant).
L'idealismo torna a inserire la singolarità personale in uno sfondo metafisico che è, però, l'assolutizzazione della stessa soggettività, con il rischio di assorbire la persona nella totalità (si pensi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Parmenide e Zenone
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parmenide e Zenone hanno impresso una svolta alla filosofia, che [...] fine del viaggio Parmenide arriva al cospetto della dea, che gli rivela tutto ciò che egli deve sapere; (2) una parte “metafisica”, altrimenti detta “la via dell’essere” (frammenti II, III, VI e VIII, 8-49 Diels-Kranz), che corrisponde alla dottrina ...
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individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] in una stessa specie. È il principio della conoscibilità dell’ente singolo e richiama il grande problema logico e metafisico dell’identità e della differenza. Tale principio ha avuto diverse applicazioni a seconda delle epoche e dei contesti di ...
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Poeta francese, nato a Chateauneuf-sur-Loire nel 1599, morto a Chalon-sur-Saône il 9 maggio 1673. A Parigi, dove strinse amicizia con Théophile de Viau (da lui pavidamente rinnegato più tardi), divenne [...] il corifeo di un'allegra brigata di scapestrati rimatori, tra cui egli si distingueva per la sua facile vena a fondo metafisico e filosofico. Nominato nel 1625 consigliere del parlamento di Parigi, conobbe cinque anni dopo Marion Delorme, che amò di ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.