Dal gr. μέϑοδος, composto di μετα- («in direzione di», «in cerca di») e ὁδός («via», «cammino»). Da questa etimologia il termine trae il senso generale di ricerca o orientamento di ricerca, e il significato [...] . Le obiezioni mosse da Kant alla legittimità dell’impiego del m. di Euclide nel progetto di costruzione di una metafisica come scienza, analoga alla fisica galileiano-newtoniana per saldezza di principi, posero sostanzialmente fine al sogno di un m ...
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ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] dalle formulazioni tomistiche (analogamente a quanto era avvenuto prima, contro il Mastrofini, su un piano gnoseologico-metafisico) configura il sorgere di quelle tendenze tipiche della scuola tomistica romana dei successivi decenni: aspetto, questo ...
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MORETTI-COSTANZI, Teodorico
Fabio Milana
MORETTI-COSTANZI, Teodorico. – Nacque il 25 aprile 1912 a Pozzuolo, in comune di Castiglione del Lago (Perugia), secondogenito di Pierleone e di Emilia Costanzi; [...] 2006, pp. 71-82; E.M. Forni, «Fundamentalontologie» e ontocoscienzialismo. Cronaca ed analisi di un rapporto, in Giornale di metafisica, XVII (1962), pp. 416-453; La nuova scuola bonaventuriana bolognese, a cura di E. Mirri, Bologna 1976; M. Uderzo ...
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Metafisica
(Μεταφυσικά; τὰ μετὰ τὰ φυσικά) Opera di Aristotele. Il termine metafisica con cui si designa l’insieme dei 14 trattati, raccolti ed editi da Andronico di Rodi intorno alla metà del 1° sec. [...] e non-essere, simile e dissimile, identico e altro, uno e molteplice (Γ, 1-2). Ne consegue che compito della metafisica sia anche lo studio e il riconoscimento dei principi, indimostrabili ed evidenti, del ragionamento e della realtà, come sono gli ...
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FALCHI, Antonio
Marcello Petrelli
Nacque a Sassari il 9 maggio 1879 in antica famiglia cittadina, da Giovan Battista e da Angelina Cicu.
Intrapresi gli studi universitari, si laureò nel 1901 presso [...] pensatori", prestarono il loro sistema al filosofo studiato. Per il F. Vico non è né un filosofo dell'immanenza, né un metafisico della mente. È il primo vero sociologo dell'età moderna. La storia che il Vico offre non è la "storia vivente dello ...
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Malebranche, Nicolas de
Filosofo francese (Parigi 1638 - ivi 1715). Oratoriano dal 1660, fu ordinato sacerdote nel 1664.
Cartesianismo e agostinismo
Veniva pubblicato nel 1664, a Parigi, L’homme di [...] morale, mentre del 1688 sono gli Entretiens sur la métaphysique et la religion (trad. it. Colloqui sulla metafisica), esposizione matura della propria filosofia (sempre più agostiniana). Nel 1697, intervenendo nel dibattito sul quietismo che opponeva ...
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paradiso
Maria Pia Ciccarese
Il luogo della beatitudine eterna
Con il termine paradiso (dal greco paràdeisos, «giardino», che a sua volta deriva dal persiano pairidaeiza, cioè «luogo recintato») si [...] intorno alla Terra, in cui i beati si manifestano disposti secondo l’intensità della loro beatitudine; l’ultimo cielo, immobile e metafisico, è l’empireo, dimora della «candida rosa» formata da tutti gli angeli e i santi al cospetto della Trinità. ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] terza la logica soggettiva. Nelle due prime parti infatti vengono considerate quelle nozioni che costituiscono l'ossatura del pensiero metafisico e scientifico (dalle nozioni più astratte come l'essere, il nulla, il divenire, a quelle della qualità e ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] verità infatti è una sorta di menzogna biologica necessaria, sulla quale non è possibile né lecito fondare nessuna dottrina metafisica o morale definitiva, assoluta o comunque oggettiva. Di qui una critica estremamente aspra e tagliente che scopre il ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] e istituzionali della materia; fase 'matura' (1950-75), che vede lo sviluppo rapido dell'e. con ambizioni metafisico-filosofiche ispirate da Lorenz in Germania e un più ortodosso attaccamento al metodo scientifico-sperimentale, ispirato da Tinbergen ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.