The Fountainhead
Paola Cristalli
(USA 1948, 1949, La fonte meravigliosa, bianco e nero, 114m); regia: King Vidor; produzione: Henry Blanke per Warner Bros.; sceneggiatura: Ayn Rand, dal suo omonimo [...] sole, 1947) e si chiude nelle paludi di Ruby Gentry (Ruby, fiore selvaggio, 1953), sceglie New York come fondale metafisico alle gesta di Howard Roark, eretico eroe intellettuale. La passione delle idee, o piuttosto di un unico incorruttibile sistema ...
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Corman, Roger
Bruno Roberti
Regista e produttore statunitense, nato a Detroit (Michigan) il 5 aprile 1926. Esemplari le sue incursioni nell'universo formale e narrativo dei generi, soprattutto l'horror, [...] I vivi e i morti) inaugura la costruzione di un universo parossistico, inquietante, morboso e soffocante, quasi metafisico, ma anche pervaso di una vena beffarda e sarcasticamente funebre, enfatizzato dai gotici décors di Daniel Haller, fiammeggiante ...
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Nuova Zelanda
Mario Sesti
Cinematografia
Colonia della corona britannica dal 1841, divenuta Stato indipendente dopo la Prima guerra mondiale, la N. Z. ospitò la prima proiezione pubblica di uno spettacolo [...] dreams may come (1998; Al di là dei sogni), mescolando lo spiritualismo della New Age con un ricercato estetismo metafisico.Una sensibile attitudine per l'immaginario inquietante e irreale segna anche la filmografia di P. Jackson (Braindead, 1991 ...
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Conrad, Joseph
Rosa Maria Colombo
La vita come viaggio
Joseph Conrad, vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, fu uno scrittore di lingua inglese, sperimentatore di [...] conduce a un'inchiesta esistenziale sulla natura umana, fino a toccare l'enigma del male: un male profondo, metafisico.
Kurtz, che l'Occidente celebra come eroe, appare sempre più un essere ambiguo, inafferrabile, mostruoso, corrotto dall'Africa ...
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sphota
sphoṭa
Termine sanscr. («manifestazione») che indica il veicolo del significato nella teoria di Bhartr̥hari (➔) e di altri grammatici. La teoria dello s. è uno dei più importanti contributi indiani [...] , infatti, polemizzano con il monismo linguistico insito nella teoria di Bhartr̥hari, che sarebbe secondo tali scuole basato sul presupposto metafisico e immaginario dell’esistenza di uno s. al di là e al di sopra dei fonemi effettivamente udibili. ...
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220 d.C.) e nel periodo che va dal 3° al 6° sec., si presenta come sistema di dottrina e prassi volto al conseguimento dell’immortalità individuale mediante una graduale presa di possesso del proprio organismo [...] taoismo
Il carattere di filosofia mistica connaturale al t. è stato talora messo in ombra rispetto al lato propriamente logico-metafisico e a quanto veniva indicato quale norma di comportamento generale sul piano etico-pratico, come se all’origine il ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] 2004; trad. it. 2005, p. 41). Habermas per risolvere il problema non rimanda alla necessità di introdurre un fondamento metafisico o religioso allo Stato, ma all'accordo dei cittadini che fanno giocare dialetticamente le loro convinzioni, dove viene ...
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Filosofo francese, nato a Parigi il 18 ottobre 1859, da famiglia israelitica irlandese. Uscito dall'École normale nel 1881, nello stesso anno divenne agrégé de philosophie. Insegnò successivamente nei [...] , si attua allorché riusciamo a coincidere immediatamente con la nostra durata. Ebbene, l'intuizione è l'organo della metafisica, perché il reale è tutto di essenza psichica.
Questa filosofia ebbe rapida e notevole diffusione, con ripercussioni nel ...
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JAMES, William
Guido Calogero
Uno dei maggiori filosofi americani: per certi rispetti, il più rappresentativo. Nato a New York l'11 gennaio 1842, morì a Chocorua, N.H., il 26 agosto 1910. Dopo aver [...] col tradurre la sua fisiologia in psicologia, da una parte (in nome del suo sperimentalismo) rigettando ogni presupposto metafisico o sostanzialistico circa la natura dell'anima, e dall'altra (in nome del suo soggettivismo idealistico) concependo le ...
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natura
La primitiva speculazione greca intende per φύσις («natura») l’intero Universo come l’insieme delle cose che nascono e divengono, e di esso ricerca il «principio».
La riflessione sulla natura [...] natura esprime un’identificazione perfetta di Dio e natura.
La concezione meccanicistica e matematizzante
Da questo concetto prettamente metafisico della n. nel Rinascimento (che dette luogo anche a una concezione magica e animistica della n.) e poi ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.