Marcel, Gabriel-Honore
Marcel, Gabriel-Honoré
Filosofo e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Nel 1929 si convertì dall’ebraismo al cattolicesimo. Critico teatrale delle Nouvelles littéraires, [...] segnalano: Journal métaphysique (la sua opera più importante, scritta tra il 1914 e il 1923, pubblicata nel 1927; trad. it. Giornale metafisico); Être et avoir (1935; trad. it. Essere e avere); Du refus à l’invocation (1940; trad. it. Dal rifiuto all ...
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Psicologo statunitense (Greenville, Carolina del Sud, 1878 - Woodbury, Connecticut, 1958). Prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1908-1920), spaziò con le sue ricerche dal campo della psicologia [...] subvocale, riducibile quindi a movimenti sia pure quasi impercettibili dell'apparato vocale. Contrario a ogni inquinamento metafisico, W. respingeva poi come concetto esplicativamente inutilizzabile anche quello di istinto, che pure aveva dapprima ...
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PSICOLOGIA ANALITICA
Gaetano Benedetti
. La p. a. di Jung va compresa sullo sfondo della psicoanalisi di Freud, poiché essa si è sviluppata nel discorso critico con quest'ultima.
Dalla psicoanalisi [...] " (quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est). Jung considera ciò come "un fenomeno indipendentemente dal significato metafisico che ad esso è stato connesso". Mentre Jaspers parla del fenomeno dello spirito come di una "cifra della ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] Bucarest (1991; trad. it. 1993).
bibliografia
F. Savater, Ensayo sobre Cioran, Madrid 1985.
A.M. Tripodi, Cioran, metafisico dell'impossibile, L'Aquila 1987.
D. Heres, Die Beziehungen der französischen Werke Emile Ciorans zu seinen ersten rumänischen ...
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Scrittore argentino. Nominato conservatore della Biblioteca centrale di Buenos Aires, negli anni dal 1950 in poi, B. poté sentir crescere nel mondo la sua celebrità, attraverso studi e traduzioni, mentre [...] del tutto che a suo modo invoca ed esige il premio di una trascendenza.
Bibl.: J. P. de Barros, O romance metafisico, Rio de Janeiro 1958; M. Planchet, J. L. Borges, Parigi 1962; J. Franco, Introduzione alla letteratura ispano-americana, Milano 1965 ...
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È parola e, in parte, anche concetto introdotto nel linguaggio filosofico da Leibniz per superare la difficoltà, messa in evidenza da Locke, di percezioni di cui si è inconsapevoli (Nuovi saggi sull'intelletto [...] .
Da questo fondamentale valore gnoseologico dell'appercezione pura kantiana si è poi sviluppato da una parte il concetto metafisico dello spirito come pura attività sintetica e dall'altra l'uso psicologico e pedagogico della stessa appercezione ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760- ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] crisi l’organicità della società medievale è stata la scienza moderna, che ha distrutto le sue fondamenta (le dottrine metafisico-teologiche); ma i metodi della scienza moderna, che hanno dato solide basi alle scienze naturali, non sono stati estesi ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] e facendo scattare in tal modo l'elemento magico di una comunione spirituale.
L'ingresso dell'elemento irrazionale, metafisico, si presenta anche nella rappresentazione, del tutto nuova, dell'episodio avvenuto nell'anno 174, noto come "miracolo della ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] un corpo reale. A dire il vero, alla base delle leggi fisiche in forma matematica ci saranno praticamente sempre princìpi di natura metafisica e teologica, da Cartesio e Keplero a Leibniz e Newton, in fondo anche in “meccanici” come Galileo e Huygens ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che cercava. Questo è il vero fine dell'Anima: toccare quella luce e contemplarla mediante quella stessa luce" (V, 3, 17).Le metafisiche della l. dei secc. 12° e 13° sono fondate sul concetto che la l. è sostanza spirituale. Per i filosofi cristiani ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.