GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] di essi) ai fenomeni e alle idee che ci sono familiari. I sofismi a priori più importanti, che si trovano alla base dei sistemi metafisici sono, secondo il G., l'idea di causa efficiente, l'idea di cosa in sé e alcuni principî, come, ad esempio, "l ...
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Teologo e logico (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò successivamente a Kiel, poi a Münster (dal 1928), dove nel 1943 [...] oppose sia al formalismo sia al costruttivismo, aderendo al platonismo. Discusse da un punto di vista logico le tesi metafisiche più importanti del pensiero occidentale, da Platone ad Aristotele, dalla filosofia scolastica a Leibniz e Bolzano. Tra le ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] . Influenzato dalla teoria evoluzionistica di Darwin, se ne servì in senso progressista per una critica serrata dei residui metafisici delle dottrine economiche dei classici, pur non aderendo né alle tesi della scuola storica, né all'impostazione ...
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Tonelli, Anna. – Architetta e pittrice italiana (n. Roma). Specializzata in rilievo artistico-architettonico, nei suoi lavori risalta una vocazione all’esattezza del tratto e all’accuratezza di definizione [...] , tema ricorrente delle sue opere, mari e cieli tormentosi), in un linguaggio intenso ed emotivo che rimanda ai piani metafisici dell’esistenza. Tra le mostre più recenti si segnalano: Il canto degli alberi (Cerveteri, Palazzo Ruspoli, 2016); Viaggio ...
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Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] Michelangelo nel Settecento inglese (1950); The whole mystery of art (1960), dedicato alla poesia di W. B. Yeats; Poeti metafisici inglesi del Seicento (1964); John Donne (1968). Importanti i contributi dedicati a J. Joyce: Joyce in Rome. The genesis ...
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Regista cinematografico danese (Copenaghen 1889 - ivi 1968); uno degli autori di maggiore rilievo della storia del cinema. Fuori da ogni prospettiva di generi, coerente nel portare fino alle ultime conseguenze [...] parte della sua vita e la cultura che assimilò lasciarono traccia nella predilezione per problematiche esistenziali intrise di dubbî metafisici, per ansie religiose che si univano all'attenzione per l'occulto. Già le prime opere sono un'analisi di ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] trad. it. 1959). In Ash-Wednesday E. attinge al repertorio dell'allegoria medievale, ai bestiarî, a immagini dei metafisici del Seicento, eliminando il riferimento alla contemporaneità. In Four quartets la tecnica musicale, associata a un linguaggio ...
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Hellman, Monte
Emiliano Morreale
Regista, sceneggiatore, montatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Greenpoint (New York) il 12 luglio 1932. Proveniente dalla factory di Roger Corman, [...] titolo China 9, liberty 37. Nelle sue opere i tempi risultano dilatati, i personaggi enigmatici, il paesaggio assume tratti metafisici.
Di provenienza teatrale, H. arrivò al cinema grazie a Corman, per il quale lavorò al montaggio di The wild angels ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] (ebbe difatti il nome di Doctor subtilis), dedicò gran parte delle sue trattazioni a problemi gnoseologici e metafisici, che traggono il loro spunto polemico dal razionalismo e aristotelismo della filosofia domenicana. Dell'aristotelismo egli si ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Düsseldorf 1880 - Bonn 1962). Nella teoria della conoscenza cercò una conciliazione delle opposte esigenze dell'idealismo e del realismo; nel campo dell'etica e della pedagogia [...] e collettività) in una prospettiva in cui, all'eredità di Hegel, del quale peraltro L. rifiuta gli esiti metafisici della dialettica, si uniscono motivi della filosofia esistenzialista e del neokantismo. Il nesso tra individuo e totalità della vita ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...