Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono [...] inconoscibile. Tipico a. è la filosofia di É. Du Bois-Reymond, quale è enunciata nei Sette enigmi del mondo (1880). L’a. è più o meno implicito in tutte le concezioni positivistiche che dichiarino insolubili i problemi massimi o metafisici. ...
Leggi Tutto
predittivo
predittivo [agg. Der. di predire, per influenza dell'ingl. predictive] [LSF] Che consente di prevedere il possibile avverarsi di eventi o di situazioni future. ◆ [FAF] Contenuto p.: di una [...] dedurre; in tal senso si dice anche che gli enunciati scientifici hanno valore p., a differenza, per es., degli enunciati metafisici. ◆ [ELT] Filtro p.: dispositivo per stimare lo stato di un processo stocastico, o una sua funzione, a un istante ...
Leggi Tutto
Filosofo (m. 1380 circa); fu all'università di Oxford, prima fellow del Merton College, poi del Queen's College e, dal 1371, cancelliere dell'università. È autore di celebri trattati di logica, di cui [...] altri manoscritti (Casus obligationis, De eventu futurorum, De propositionum multiplicium significatione). H. è legato ai presupposti metafisici e al metodo logico dell'occamismo; le sue dottrine più rilevanti sono quella relativa al senso composto e ...
Leggi Tutto
Studiosa di logica e filosofia (Wimbledon 1885 - Londra 1943), dal 1933 prof. all'univ. di Londra. Allieva del logico W. E. Johnson, risentì l'influenza di B. Russell e A. N. Whitehead e, in modo particolare, [...] 'esposizione della logica formale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Svolse un'attività di divulgazione del positivismo logico e dei metodi di analisi del ...
Leggi Tutto
GEYMONAT, Ludovico
Livio Sichirollo
Filosofo e matematico, nato a Torino l'11 maggio 1908; professore ordinario di storia della filosofia a Pavia dal 1952, di filosofia della scienza dal 1956 a Milano. [...] e la "crisi dei fondamenti" insegnano a tener conto della dimensione storica del processo conoscitivo, dei pericoli metafisici (chiusure sistematiche) ai quali le scienze umane e la stessa scienza sono continuamente esposte.
Opere: Il problema ...
Leggi Tutto
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] f. ‘prima’, dedicata cioè alle nozioni più generali. Da ciò l’immagine del sapere come di un albero, «di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami che sortono da questo tronco sono tutte le scienze».
T. Hobbes, B. Spinoza, G.W ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (m. 315-14 a. C.), scolaro di Platone; successe (339-38) a Speusippo nello scolarcato dell'Accademia, che tenne fino alla morte. Ci restano delle sue opere solo frammenti. Nel suo pensiero, [...] questo matematismo si fonde, in S., un forte spirito religioso e misticheggiante, che lo porta a interpretare i principî metafisici anche quali divinità, una maschile e l'altra femminile, e a elaborare una complessa demonologia. Questo aspetto del ...
Leggi Tutto
GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] di essi) ai fenomeni e alle idee che ci sono familiari. I sofismi a priori più importanti, che si trovano alla base dei sistemi metafisici sono, secondo il G., l'idea di causa efficiente, l'idea di cosa in sé e alcuni principî, come, ad esempio, "l ...
Leggi Tutto
Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] esigenza di giungere a formulare una filosofia del linguaggio in cui vengano a riassorbirsi i tradizionali problemi gnoseologici, metafisici ed etici.
Alla f. si è soliti ricondurre il positivismo logico che, traendo spunto da alcune affermazioni del ...
Leggi Tutto
Teologo e logico (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò successivamente a Kiel, poi a Münster (dal 1928), dove nel 1943 [...] oppose sia al formalismo sia al costruttivismo, aderendo al platonismo. Discusse da un punto di vista logico le tesi metafisiche più importanti del pensiero occidentale, da Platone ad Aristotele, dalla filosofia scolastica a Leibniz e Bolzano. Tra le ...
Leggi Tutto
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...