modello
Termine pluridisciplinare che ha assunto un’amplissima gamma di significati nella tecnologia, nelle arti, in matematica e in varie discipline scientifiche. In generale, un m. rappresenta la ricostruzione [...] come puri m. e le apparenze sensibili come loro copie imperfette. Aristotele costruì il m. di sostanza come sostrato metafisico della realtà sensibile, unità di forma e materia, essenza e attributi; nonostante le critiche che egli mosse alle idee ...
Leggi Tutto
Stebbing, Lizzie Susan
Filosofa inglese (Wimbledon 1885 - Londra 1943). Lettrice di filosofia al King’s College di Londra (1913-15) e quindi, dal 1915, al Bedford College, dal 1933 fu prof. nell’univ. [...] della logica formale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Una successiva opera, Philosophy and the physicists (1937), rappresenta una critica serrata e ...
Leggi Tutto
La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] significato più generale di «fondamento» o «ragion d’essere». Così per Aristotele ἀρχαί («principi») sono sia i momenti metafisici determinanti l’essere e il divenire delle cose, sia i fondamenti indimostrati che è necessario postulare all’inizio di ...
Leggi Tutto
Poeta e saggista italiano (Palermo 1912 - Roma 1996). Trasferitosi con la famiglia a Roma, condusse vita appartata, povera di episodi significativi, se si esclude la morte di un fratello maggiore, da lui [...] di speculazione filosofica, i cui referenti più immediati devono individuarsi nella temperie manieristico-barocca europea e nei metafisici inglesi. Scrisse due saggi filosofici: il voluminoso L'identificazione intera (1951), libro a lungo meditato ...
Leggi Tutto
topica
Dal lat. topĭce, gr. τοπική, dall’agg. τοπικός der. di τόπος «luogo». Nella retorica classica, la scienza dei τόποι (lat. loci «luoghi»), cioè degli schemi argomentativi, utilizzabili nei vari [...] concetti, salvaguardandone l’ambito legittimo di utilizzazione. Si renderebbe così impossibile quello «scambio» di concetti tra ambiti diversi che permette il sorgere di paradossi metafisici (si veda la critica kantiana alla filosofia di Leibniz). ...
Leggi Tutto
Ingegnere messicano, nato a Guadalajara nel 1902, morto a Città di Messico nel 1988. Si è formato da autodidatta come architetto e paesaggista fino a diventare autore di rilevanza internazionale. La sua [...] vivaci e saturi direttamente ispirati al costume popolare, murature a spigolo vivo, superfici scabre, procedendo per partiture pure e piani metafisici che ricordano il Padiglione di Barcellona di L. Mies van Der Rohe. Altro tema l'acqua, con volumi ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (m. 315-14 a. C.), scolaro di Platone; successe (339-38) a Speusippo nello scolarcato dell'Accademia, che tenne fino alla morte. Ci restano delle sue opere solo frammenti. Nel suo pensiero, [...] questo matematismo si fonde, in S., un forte spirito religioso e misticheggiante, che lo porta a interpretare i principî metafisici anche quali divinità, una maschile e l'altra femminile, e a elaborare una complessa demonologia. Questo aspetto del ...
Leggi Tutto
CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] in cui l'interpretazione del testo e dei contenuti ideologici veniva effettuata sulla scorta del pensiero agostiniano e dei presupposti metafisici. Era dello stesso anno l'opera più Voluminosa che il C. abbia scritto, Cervantes. Il Chisciotte (I-II ...
Leggi Tutto
GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] di essi) ai fenomeni e alle idee che ci sono familiari. I sofismi a priori più importanti, che si trovano alla base dei sistemi metafisici sono, secondo il G., l'idea di causa efficiente, l'idea di cosa in sé e alcuni principî, come, ad esempio, "l ...
Leggi Tutto
Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] esigenza di giungere a formulare una filosofia del linguaggio in cui vengano a riassorbirsi i tradizionali problemi gnoseologici, metafisici ed etici.
Alla f. si è soliti ricondurre il positivismo logico che, traendo spunto da alcune affermazioni del ...
Leggi Tutto
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...