L'Eta dei Lumi: matematica. Le tradizioni principali della meccanica
Ivor Grattan-Guinness
Le tradizioni principali della meccanica
Branche della meccanica
La meccanica, nel suo ampio spettro di usi, [...] durante/dopo un urto: si trattava di un fenomeno discontinuo, oppure, come sosteneva Leibniz sulla base di principî metafisici, di un fenomeno che accadeva con continuità anche se in un intervallo di tempo piccolissimo, forse addirittura infinitesimo ...
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Averroè (Averoìs)
Cesare Vasoli
Nome usato da D. (v. il latino Averrois) e dagli autori occidentali del suo tempo, per indicare Abū l-Walīd Muhammad ibn Abmad ibn Muhammad ibn Rushd, filosofo arabo nato [...] fortemente l'influenza dei metodi e dei propositi del commento averroistico.
La sostanziale adesione di A. ai fondamenti della metafisica e della fisica aristotelica spiega, d'altra parte, perché la sua dottrina diverga in molti punti da quella di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] del fondamento da assegnarsi al diritto penale». Allo scadere dell’Ottocento per il giovane Vincenzo Manzini le due speculari «metafisiche», carrariane e ferriane, avevano costretto il penale in una «crisi», la cui via d'uscita risiedeva nel relegare ...
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Gentile: Rinascimento, Risorgimento, fascismo
Stefano Zappoli
Esiste un’obiettiva continuità tra questi tre termini del discorso gentiliano, l’ultimo dei quali, peraltro, oltre che coincidere con una [...] al progetto, che era crociano e gentiliano insieme, dei Classici della filosofia moderna, che appunto i Dialoghi metafisici di Giordano Bruno inaugurarono, assieme alla hegeliana Enciclopedia, curata da Croce, e alla kantiana Critica del giudizio ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] positiva, l'opera sua fondamentale, che fu poi stampata quello stesso anno in volume.
Premessa una critica dissolvente dei concetti metafisici di essenza (sostanza) e causa, l'A. ravvisa il compito della scienza nell'osservazione dei fenomeni e nella ...
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La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] che arredavano gli stessi edifici all’inizio del Novecento, mentre proprio l’assenza di persone rende gli ambienti irreali e metafisici, trasformandoli in un set nostalgico e paradossale.
L’intreccio tra storie collettive e individuali è la chiave di ...
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Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono
Cosimo Ceccuti
Genesi del libro
La genesi degli articoli pubblicati fra il 1916 e il 1920 sulla «Critica» e poi raccolti nel volume Gino Capponi [...] p. 8), come la definiva Capponi. Anima indubbiamente e profondamente religiosa, non scorgeva la possibilità di una speculazione metafisica nell’ambito della fede, ma sosteneva altresì la maggiore libertà nella ricerca di quanto potesse contribuire al ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] di gusto si afferma quando entra in crisi l'idea di bellezza, intesa nel suo significato oggettivo e nel suo valore metafisico, e diviene una tra le altre categorie dell'esperienza estetica. Ciò accade nella cultura europea tra il 17° e il 18 ...
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GRISELINI, Francesco
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 12 ag. 1717, da Marco (il cognome era Greselin, poi italianizzato dal figlio), tessitore e tintore di seta, e da Elisabetta Sperafigo, di famiglia [...] inutili applicazioni de' nostri maggiori […] E certo se noi studiassimo un poco più la storia naturale, e meno arzigogoli metafisici, forse l'Italia sarebbe meno infelice". Per quasi dieci anni dalle colonne del Giornale d'Italia il G. coordinò un ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] dei B. - dove, però, lo scienziato veneziano non èposto in particolare rilievo - si trovano nei Pensieri naturali e metafisici, rimasti manoscritti (Cod. It., II. 129 (4914), 324, 326, 466). Il Clavio, corrispondente del Galilei, polemizzò con il ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...