CARLENI, Antonio (Antonio o Antonello da Napoli)
Domenico Di Agresti
Nacque prima del 1386 da famiglia partenopea. Scarsi e frammentari sono i dati biografici che del C. ci sono pervenuti: il fatto che [...] , non procede in maniera organica e testuale dal testo aristotelico, ma discute, in una serie di questioni scelte, i problemi metafisici allora in voga mediante una interminabile serie di distinzioni. Le fonti a cui il C. attinge sono tutte medievali ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] la scuola, fiorita nel 4° sec. a.C., prende nome. Essi avrebbero interpretato la dottrina socratica del bene nei termini della metafisica eleatica dell’unico essere: se il bene, in quanto essere, è uno, tutto ciò che non è il bene, cioè il molteplice ...
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al-Suhrawardi (Suhrawardi), Sihab al-Din Yahya al-Maqtul
al-Suhrawardī
(Suhrawardī), Šihāb al-Dīn Yaḥyā al-Maqtūl Pensatore musulmano persiano (Suhraward, Iran nord-occidentale, 1154 - Aleppo 1191). [...] angelica, centrale non solo nei termini della «pedagogia spirituale» che conduce l’uomo a Dio, ma anche in quelli metafisici della cosmogonia che spiegano la relazione tra Dio e mondo (il mondo ideale è tradotto nei termini dell’angelologia ...
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Filosofo e teologo, detto doctor Universalis (Lauingen, Svevia, forse 1193 o 1200 o 1206 - Colonia 1280). Maestro di Tommaso d'Aquino, si impegnò a far conoscere la filosofia aristotelica con parafrasi [...] , e in particolare il Liber de causis che, attribuito ad Aristotele e considerato come l'ultimo dei suoi libri metafisici, dava una impronta e una prospettiva platonica a tutto il sistema peripatetico. Chiarissima è l'influenza platonica nel suo ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] rivalutazione dell'uomo s'inquadra e si arricchisce nell'esaltazione della natura: e tutti i grandi sistemi gnoseologici e metafisici che, da Cartesio a Kant, si pongono il problema della natura della soggettività e della sua situazione teoretica e ...
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. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] di soggettività e oggettività. Il concreto è la soluzione del problema critico. La ragione critica, sottoponendo al suo esame la ragione metafisica, trova che questa è possibile perché l'in sé che si vuol conoscere a priori, e che è l'oggetto della ...
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La fondatrice del sistema filosofico-religioso conosciuto sotto il nome di teosofia (v.) nacque a Ekaterinoslav, nella Russia meridionale, il 31 luglio 1831, da Elena Fadeeva e dal colonnello Pietro Hahn. [...] , e dalle quali risultavano accordi presi con loro per simulare fraudolentemente fenomeni di carattere medianico, detti oggi "metafisici". Proprio in quell'epoca giungeva in India il dottor R. Hogdson, incaricato dalla Society for Psychical Research ...
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verificazione, principio di
Con questo nome viene correntemente indicata l’assunzione congiunta delle due tesi seguenti: (1) un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua v.; (2) il significato [...] osservazione non deducibili dalle sole altre premesse. Questo criterio risulta troppo largo perché è soddisfatto da qualsiasi enunciato «metafisico» E da cui è deducibile un enunciato osservativo O attraverso la premessa E D O. Ayer modifica allora ...
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BROGLIO, Mario
Clara Gabanizza
Nacque il 2agosto del 1891 a Piacenza da Emilio che, subito dopo la sua nascita, si stabilì a Roma, ove il B. intraprese gli studi. Ancora adolescente, la vista di un [...] rispetto della tradizione, si evidenziò anche nella riproduzione, sulle stessa rivista, di opere di artisti del gruppo, dai dipinti metafisici di De Chirico e di Carrà a quelli già orientati verso il recupero della realtà naturale dello stesso Carrà ...
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vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] inesistenza del v. non siano verità analitiche, Kant sostenne l’inesistenza del v. in termini fisici nei Primi principi metafisici della scienza della natura (1786); la filosofia postkantiana è incline invece a non considerare quella del v. come una ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...