RUFFINI, Francesco
– Nacque a Lessolo Canavese (presso Ivrea) il 10 aprile 1863, da Martino – avvocato e magistrato, la cui famiglia era originaria della vicina Andrate – e da Elisa Ambrosetti.
Rimasto [...] storia» andava sempre «alle formazioni dei principii e istituti giuridici», restio a «entrar nel vivo delle controversie teologiche e metafisiche» (p. 229), sì che quello che lo aveva veramente unito a Ruffini era stato «qualcosa di più profondo che ...
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MARUSSIG, Guido
Rossella Canuti
– Nacque il 14 dic. 1885 a Trieste da Emilio, professore d’orchestra, che riconobbe il figlio solo nel 1927, e da Maria Gentille di Rovigno.
Dal 1897 studiò pittura alla [...] e aperte a ogni novità delle avanguardie europee; nel 1943 i bozzetti per il Nabucco di G. Verdi ricreavano uno spazio metafisico, mentre quelli per il Crepuscolo degli dei di Wagner evocavano uno spazio epico. Nel 1950, anno in cui fu presente anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] esatta e successiva. Una praecisio proporzionale, scrive Nicola Cusano, che presuppone la correlazione tra enti finiti. Se la verità metafisica non può essere né più né meno di quello che è, perché è indivisibile e assoluta, misurabile soltanto con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Premessa
Nel XIX secolo non si dubita di vivere nel “secolo della scienza”: dalla filosofia [...] matematico e dalla capacità di previsione dei comportamenti fenomenici, in piena contrapposizione alle presunte verità delle varie metafisiche, religioni, credenze del senso comune. Anche coloro che, come Auguste Comte agli inizi del secolo, o Ernst ...
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TARTAGLIA, Ferdinando
(Fernando).
Anna Scattigno
– Nacque a Parma il 1° ottobre 1916 da Luigi e da Silvia Azzali. Il padre era un imprenditore nell’abbigliamento militare, la madre morì prematuramente [...] e scritti religiosi, Modena 1943; J.H. Newman, Filosofia della religione, Modena 1943; N. de Malebranche, Meditazioni cristiane e metafisiche col Trattato dell’amor di Dio, Modena 1944; B. Pascal, Le provinciali, Modena 1944. Tra i suoi scritti: Tesi ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] indicate le teorie cosmologiche del tempo. Analogamente si indicava con il termine s. un certo insieme di tesi metafisiche o filosofiche. Gli illuministi, proprio in relazione a quest’uso, parlarono spregiativamente di esprit de système, a indicare ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] contemporanea l’a. viene prevalentemente intesa come l’unico metodo che, in contrapposizione ad arbitrarie estrapolazioni metafisiche, consente il raggiungimento di risultati validi, fornendo possibilità di verifica del metodo impiegato ed eliminando ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] di un Cassirer, per es., sono in fin dei conti le medesime idee innovative e tutt'altro che metafisiche che si affermano con Saussure, con Hjelmslev, con il cosiddetto secondo Wittgenstein, e diventeranno patrimonio consolidato dell'epistemologia ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] quando si vede l'apologetica pascaliana deviare da quella tradizionale. L'apologetica di P. non parte da prove fisiche e metafisiche, ma da argomenti psicologici e morali: il suo punto di partenza è la condizione attuale dell'uomo in quanto creatura ...
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NUOVA ZELANDA
Adalberto Vallega
Francesca Socrate
Caterina Ricciardi
Stefania Parigi
(XXV, p. 67; App. I, p. 902; II, II, p. 427; III, II, p. 290; IV, II, p. 630)
Gli anni Settanta sono stati una [...] (1943), Disputed ground (1948), The estate (1957) e Ambulando (1964), prediligono tematiche sociali, soggetti umili, paesaggi, riflessioni metafisiche, con la cura di specifiche forme liriche come la ''ballata'' e l'uso di un linguaggio non più di ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...