Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incontro ferrarese tra Giorgio de Chirico e Carlo Carrà sancisce la nascita del [...] andata delineando sin dal periodo bellico, e che avrà assertori convinti in Italia, in Francia e in Germania.
Ferrara metafisica
Il giovane Carlo Carrà, che durante la guerra aveva dovuto abbandonare i pennelli per partire alla volta della caserma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] proietta verso l’infinità dei mondi, freme di una inesauribile apertura del cosmo, prelude alle vertigini astronomiche e metafisiche del Seicento.
Intanto, persino in pensatori politici della potestà regia come Bodin e in scettici individualisti come ...
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libertinismo
Insieme delle dottrine degli ‘spiriti forti’ o ‘liberi pensatori’ del Seicento che, in Italia, Francia, Olanda e Germania, professavano idee spregiudicate, spesso in contrasto con le Chiese. [...] erudita), nella difesa di un uso non dogmatico della ragione (che rinuncia a sistemi chiusi e atemporali costruzioni metafisiche), e quindi nella proposta di idee di tolleranza religiosa (che giunge fino a posizioni deistiche), nella valorizzazione ...
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cartesianismo
Termine con il quale si indica la riflessione di filosofi che si ispirano alle teorie di Descartes nello sviluppo del c. sono significativi sia l’ampliarsi del corpus degli scritti cartesiani, [...] dualismo delle sostanze è anche l’ampio dibattito sull’animale-macchina, presente fin dalle Seste obiezioni alle Meditazioni metafisiche (➔) (1641). Nel periodo di diffusione del c. si fronteggiano posizioni riconducibili da un lato alla critica all ...
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Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] "il botanico non considera le piccole varianti" [Phil. bot. 1751, par. 310]), la natura linneana, inserita in una metafisica teleologica e creazionistica, appare come una realtà sapientemente ordinata anche nei luoghi più reconditi e nelle componenti ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] uguale a sé stessa, non mai mutantesi per volgere di eventi - verso il regno della teoria astratta e verso una nuova metafisica, non meno chimerica delle altre. E dall'una e dall'altra di queste due sue fonti il nuovo pensiero derivava infatti, in ...
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GIOIA, Melchiorre
Ettore Rota
Scrittore e uomo politico, nato a Piacenza il 20 settembre 1767, morto a Milano il 2 gennaio 1829. Orfano, uno zio materno gli fece percorrere i primi studî nel liceo S. [...] del tribuno repubblicano.
Mente enciclopedica, il G. trattò di tutti i problemi sociali del suo tempo. Di questioni metafisiche non si appassionò. Al problema delle cause antepone il problema delle leggi ("mi limito ad osservare gli effetti") che ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] sum et non sum quod amo" (Ep. XXX; PL, LXI, col. 322). Non poteva essere altrimenti dove le concezioni metafisiche prendevano il sopravvento su una cultura basata essenzialmente sull'uomo e sull'esistenza terrena. Consona a questa matrice filosofica ...
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Croce e Gentile storici della filosofia
Gregorio Piaia
Alla luce della comune ispirazione hegeliana, congiunta all’interesse (di matrice risorgimentale) per la tradizione filosofica nazionale, l’atteggiamento [...] fondamentale in Aristotele, che ne rilevò con chiarezza la pluralità di significati e concepì la filosofia prima o metafisica come «scienza dei principii», cui si connettono tutte le filosofie «speciali». Come il naturalista Georges Cuvier (1769-1832 ...
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Città e spazio pubblico
Valerio Paolo Mosco
Come nasce l’attuale spazio pubblico
Nel 1962, in Guide to modern architecture, Reyner Banham auspicava per l’architettura un cambiamento genetico; partendo [...] concepito come spazio del movimento e della partecipazione della società di massa (Archigram) e le apodittiche e metafisiche visioni che aboliscono la distinzione tra città e territorio, tra astratto e figurativo e tra primitivo e tecnologico ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...