WALSCHAP, Gerard
René F. Lissens
Scrittore belga, nato a Londerzeel il 9 luglio 1898, morto ad Anversa il 25 ottobre 1989. Dopo una vocazione missionaria, poi venuta meno, fu giornalista, e dal 1940 [...] mondo è l'unico destino dell'uomo, che può trovare la felicità solo se si libera da illusioni religiose, mistiche e metafisiche. L'ultimo romanzo importante, De heilige Jan Mus ("Il santo Jan Mus", 1979), rientra nello schema del romanzo-racconto e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Settecento: teorie e sperimentazioni
Marta Cavazza
Il proposito di ricostruire un quadro complessivo della fisica nell’Italia settecentesca è reso difficile dal carattere policentrico [...] in Italia da quelli di fisica e fisico.
Conflitti metafisici e confronti sperimentali
Fin verso la metà del 18° altre città del Veneto il confronto tra i sistemi di metafisica, fisica e cosmologia di Descartes, Newton e Leibniz fu particolarmente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] costituiscono soltanto le regole formali del pensiero, ma anche le proprietà fondamentali degli enti. Di qui la definizione della metafisica come scienza del possibile: ciò che è logicamente possibile è, in quanto tale, anche certo e, dunque, reale ...
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TOCCO, Felice
Simonetta Bassi
– Nacque a Catanzaro l’11 settembre 1845 (ma la nascita venne registrata negli archivi parrocchiali solo il giorno successivo) da don Nicola Antonio di Tocco, patrizio [...] e la filosofia dello spirito devono entrare in un circolo virtuoso, evitando così sia la creazione di favole metafisiche sia l’assolutizzazione dei fatti scorporati dalla loro origine umana. Tocco non vide opposizione fra scienze naturali e scienze ...
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SERGI, Giuseppe.
Elisa Montanari
– Nacque a Messina il 20 marzo 1841, secondogenito di Paolo, impiegato, e di Alessandra Brigandì.
La sua infanzia fu segnata dai moti siciliani del 1848 e dalla loro [...] speculativa) dell’uomo, lo studio dell’antropologia e della psicologia su basi organiche e fisiologiche (cioè naturali e non metafisiche) e, non da ultimo, gli autori di riferimento citati indicano la prospettiva positivistica in cui, fin dai primi ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] una funzione permanente e insostituibile nel pensiero filosofico, in quanto questo risulta costantemente attraversato da istanze metafisiche e religiose. Queste ultime tesi furono esposte in Le nuove forme dell'etica irrazionalistica (in Rivista ...
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formalismo
formalismo concezione della matematica secondo la quale una teoria matematica è, essenzialmente, il complesso linguistico che la descrive, organizzato in un particolare sistema assiomatico [...] in numerosi ambiti della realtà. Il vantaggio metodologico del formalismo consiste invece nel suo non presupporre assunzioni metafisiche che sono insite in concezioni quali il → platonismo e l’→ intuizionismo: gli oggetti della matematica non sono ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] unica teoria 'completa' sulla realtà - sta soprattutto nel fatto che i suoi sostenitori la formulano non come una tesi metafisica, ma, secondo un generale approccio ispirato dal naturalismo di Quine e dagli argomenti a favore del realismo avanzati da ...
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PLUTARCO di Cheronea
Arnaldo Momigliano
Storico e filosofo greco. Nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d. C., figlio di Antibulo, appartenente a famiglia assai distinta del luogo. La sua vita si [...] sua scuola, stoici ed epicurei, ma è pure noto che, se i dissensi tra queste tendenze permanevano recisi in teorie metafisiche e gnoseologiche, tendevano sempre più ad attenuarsi in questioni morali, e perciò non può fare meraviglia che P., il quale ...
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SULLY-PRUDHOMME, René-François-Armand Prudhomme, detto
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Parigi il 16 maggio 1839, morto a Châtenay il 7 settembre 1907. Fu, sul declinare dell'Ottocento, uno dei [...] de la spéculation moderne", descrivendo ingegnosamente il barometro, il parafulmine, la tavola pitagorica, esponendo le credenze metafisiche dei varî tempi, la dottrina positivista, la morale stoica, e perfino il problema della quadratura del ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...