scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] galileiana andrà perduto a vantaggio di una sistemazione filosofica coerente sia da un punto di vista metodologico sia metafisico.
Il gran successo dei Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton fece prevalere la convinzione che ...
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Filosofo neotomista italiano (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995), stimmatino, prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia, di Roma e di Milano. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura [...] dell'essere e della coscienza e del rapporto fra percezione e pensiero (La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso, 1939; La fenomenologia della percezione, 1941; Percezione e pensiero, 1941; Partecipazione e causalità secondo S. ...
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Teologo e filosofo (n. Strasburgo - m. Parigi 1278). Domenicano, fu discepolo di Alberto Magno e maestro a Parigi. Inserendo nell'agostinismo motivi di derivazione neoplatonica (tramite il Liber de causis, [...] Avicenna e l'insegnamento di Alberto), nella sua Summa de bono U. delinea una metafisica della luce in cui la creazione è presentata con la simbologia del perpetuo raggiare da Dio, fonte luminosa dalla quale "fluiscono" gli esseri e da cui le ...
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Filosofo (Salvetatde-Blanquefort, Lot-et-Garonne, 1632 - Parigi 1707), cartesiano; famose le sue lezioni a Tolosa (1665), a Montpellier (1671) e a Parigi (1681). R. è autore di un Système de philosophie [...] (1690), che rappresenta una delle prime e delle poche esposizioni "sistematiche" (logica, metafisica, fisica e morale) della filosofia cartesiana. Nel 1699 fu chiamato a far parte dell'Académie royale des sciences. L'Usage de la raison et de la foi ( ...
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spiritualismo Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito. Il termine fu introdotto nel 19° sec. da V. Cousin, anche se la tradizione spiritualistica può essere [...] spirito, e la filosofia dello spirito, affermatasi in Francia con L. Lavelle, R. Le Senne e altri, la quale afferma il valore fondamentale della metafisica, in unità con la morale, quale dottrina della persona costituentesi in rapporto all’assoluto. ...
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LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] L. Passaniti, ibid. 1946; La filosofia e l'ideale di Dio, a cura di G. Catalfamo, ibid. 1949; Fondamento e struttura della metafisica, a cura di G. Catalfamo, ibid. 1950; La fondazione teoretica della pedagogia, a cura di F. Mercadante, ibid. 1950; L ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] ) dal vescovo di Parigi Étienne Tempier (1277), dagli arcivescovi di Oxford Roberto di Kilwardby (1277) e J. Peckham (1284).▭ La metafisica si corona nella dottrina di Dio. L'esistenza di Dio non è dimostrabile a priori (con l'argomento di s. Anselmo ...
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Filosofo (Riga 1882 - Gottinga 1950). Insegnò nelle univ. di Marburgo, Colonia, Berlino, Gottinga. H. si ricollega alla fenomenologia husserliana e al neokantismo della scuola di Marburgo, che però sposta [...] afferma la priorità del problema dell'essere sul problema del conoscere e la centralità della metafisica, la quale, a differenza della metafisica classica, deve limitarsi a conoscere l'irriducibile insolubilità e, nello stesso tempo, l'inevitabilità ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] corporale, come accade nel purgatorio e nell'inferno.
Così si trova ancorata all'apice della teologia e della metafisica la credenza comune del cristianesimo medievale in una certa corporeità dell'a., nonché la sensibilità cristiana per un elemento ...
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BARBO, Paolo
Cesare Vasoli
Nato da nobile famiglia a Soncino, nel Cremonese, e fiorito nella seconda metà del sec. XV, entrò giovanissimo nell'Ordine domenicano, fu scolaro di Pietro di Bergamo e si [...] dedicò allo studio della filosofia e teologia tomista. Professore di metafisica e di teologia a Milano, Ferrara, Siona e Bologna, commentò Aristotele e compilò un'importante epitome delle Quaestiones in libros Sententiarum del notissimo scrittore ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.