Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] romantiche di G. Creuzer, F. W. J. Schelling, J. J. Görres, dei quali B. condivide l'impostazione idealistica e metafisica; d'altro verso essa presenta un carattere storicistico per cui la simbolicità del mito e della religione è concepita come ...
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Scenografo e regista italiano (n. Firenze 1948). Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse produzioni per i maggiori spazi teatrali d'avanguardia, spesso presentate nei più prestigiosi festival [...] a C. Monteverdi). La sua concezione di un teatro totale, di una scrittura scenico-musicale, la ricerca incessante di una metafisica della scena hanno trovato in R. Wagner l'espressione più compiuta: Lohengrin (1983); L'oro del Reno (1987); Sigfrido ...
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Filosofo e letterato tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766). Intellettuale vivace ed influente, seguace della filosofia di Wolff, ne accentuò la sistematicità elaborando una teoria razionalista [...] divenne "Senior" e riorganizzatore della Deutsche Gesellschaft, nel 1730 professore di poetica e nel 1734 professore di logica e metafisica presso l'università, di cui fu anche rettore. Nel decennio fra il 1730 e il 1740 dominò la scena letteraria ...
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Poeta polacco (Szetejni, Lituania, 1911 - Cracovia 2004), si affermò poco più che ventenne come il più originale rappresentante di un gruppo letterario d'avanguardia (Grupa żagarów) a Vilna. Nel 1933 pubblicò [...] il sole", 1974). Premio Nobel nel 1980, scrisse ancora: Kroniki ("Cronache", 1988); Metafizyczna pauza ("Pausa metafisica", 1989); Szukanie ojczyzny ("In cerca di casa", 1992); Legendy nowoczesności ("Leggende moderne", 1996); Zycie na wyspach ...
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Prete e poeta inglese (n. forse Horsham St. Faith, Norfolk, 1561 circa - m. Londra 1595). Di antica famiglia cattolica, studiò nel collegio dei gesuiti di Douai e a Roma, dove entrò (1578) nell'ordine; [...] , che si distinguono per ardente devozione e per arditezza d'immagini (famosa è quella intitolata The burning babe), formarono un ponte tra la letteratura gesuitica e barocca della Controriforma italiana e la poesia sacra e "metafisica" inglese. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] a Saluzzo per studiare, come egli stesso avrebbe scritto in seguito, «un poco di teologia antigesuitica sotto il nome di metafisica e di filosofia morale» (Autobiografia berlinese 1731-1792, a cura di F. Cicoira, 1990, p. 31). Rimasto orfano del ...
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ERCOLANI, Vincenzo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Perugia il 10 genn. 1517 da Francesco, appartenente ad una nobile famiglia perugina e da una Adriana, di cui non si conosce il cognome.
Si sa che, a causa [...] un'intensa attività predicatoria, che però abbandonò ben presto, preferendo dedicarsi all'insegnamento. Tornato a Firenze, l'E. lesse metafisica nel convento di S. Marco e altrove anche Sacra Scrittura. Nel 1546 o 1547 passò a Roma dove insegnò ...
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GIOVANNI da Correggio
Silvano Giordano
Nacque probabilmente a Correggio, luogo di origine della sua famiglia, alla fine del 1499. Il padre era Giovanni Quirino Bernieri, il cui nome appare latinizzato [...] ed essere stato designato a reggere lo Studio bolognese del suo ordine, negli anni 1544-48 e 1550-51 lesse metafisica presso la facoltà di arti dell'Università di Bologna.
Su queste date esistono leggere divergenze tra gli autori: secondo Pasquali ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] sapere, quanto delle «opinioni dei mortali». Alla conoscenza della verità corrisponde la parte più propriamente positiva e metafisica della concezione parmenidea. Per accedere a essa P. prescrive che si percorra la «via della Persuasione compagna ...
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Educatore e poligrafo (Lugano 1743 - Pavia 1806). Entrò giovanissimo (1759) nella congregazione dei padri somaschi; fu professore a Milano, poi a Parma all'Accademia dei paggi e (1768) all'università, [...] e di Manzoni. Accurate e diligenti le sue pubblicazioni destinate all'insegnamento, dall'Antologia latina (1771) alle Istituzioni di logica, di metafisica, di etica (1791), adottate in quasi tutte le scuole d'Italia fino alla metà del sec. 19º. Ma la ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.