Filosofo neoplatonico (3º sec. d. C.), discepolo di Ammonio Sacca. Gli fu attribuito uno scritto intitolato Introduzione alla metafisica, che è forse di epoca posteriore. Secondo Porfirio, si sarebbe impegnato [...] con i condiscepoli Plotino e Origene a tenere segrete le dottrine del maestro; ma, non avendo mantenuto l'impegno, se ne ritennero sciolti anche gli altri due ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] motu corporali et luce) rifluiscono soprattutto motivi del platonismo agostiniano e arabo. È fondamentale nei suoi studi di fisica e metafisica la dottrina della luce come prima forma: è la luce che, estendendosi per sua propria natura, coestende la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] , riforma
Al di là del significato speculativo e teologico, la «formola ideale» costituì, per un lungo periodo, la base metafisica della filosofia civile di Gioberti. L’etica e la politica, in quanto opera pratica dell’uomo nella sfera naturale ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] del dibattito sul postmoderno, di un "pensiero debole" caratterizzato dall'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica tradizionale e dalla relativizzazione di ogni prospettiva filosofica o politica che intenda presentarsi come definitiva ...
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Filosofo ed economista (Castiglione, Salerno, 1713 - Napoli 1769). A Napoli dove, dopo aver indossato l'abito talare, si era recato nel 1738, ascoltò le ultime lezioni di G. Vico. Dal 1741 al 1745 insegnò [...] all'univ. e poi etica fino al 1753. Ma la sua libertà nell'insegnamento e la pubblicazione della Metafisica (1743-47) lo avrebbero portato alla condanna per eresia se non fosse stato protetto da C. Galiani, prefetto degli studî. Egli continuava ...
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Filosofo platonico (1º sec. a. C. - 1º d. C.). Di tendenze eclettiche è noto per un commento al Timeo di Platone e alla Metafisica di Aristotele e per un'opera polemica sulle Categorie di quest'ultimo. ...
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Ecclesiastico e drammaturgo (Northway, Gloucestershire, 1611 - Oxford 1643). Ebbe molto successo come predicatore dell'università di Oxford e, sembra, anche come insegnante di metafisica. I suoi contemporanei [...] accolsero favorevolmente le sue opere drammatiche: The ordinary (forse 1635), The royall slave (1636), The lady errant (1635-36), The siedge or love's convert, tutte, salvo la prima, fantastiche nell'intreccio ...
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Filosofo italiano (Trieste 1906 - Padova 1991), prof. di storia della filosofia a Trieste (1951) e a Padova (1953), poi di filosofia teoretica a Padova (dal 1958); socio naz. dei Lincei (1978). Il suo [...] -sistema, da lui chiarito e verificato attraverso l'esame del corso storico della filosofia. Tra i suoi scritti: La metafisica presofistica (1938), Filosofia e umanesimo (1949), Il problema della filosofia moderna (1950), Come si pone il problema ...
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Filosofo (Opherdicke, Vestfalia, 1839 - Marburgo 1904). Insegnò a Königsberg e a Marburgo. Il suo idealismo, nel quale concorrono motivi dell'idealismo classico e della metafisica leibniziana, si basa [...] su una concezione della realtà come contenuto di una coscienza universale, comprendente in sé le coscienze dei singoli. Opera principale: System des objektiven Idealismus (1903) ...
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Scrittore musulmano (m. Tabriz 1316 forse), noto soprattutto per un commento al Corano, che gode gran favore presso i Sunniti. Scrisse anche di diritto e metafisica, e compose in persiano una storia universale. ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.