riduzione erotica
riduzióne eròtica locuz. sost. f. – Nozione proposta dal filosofo francese Jean-Luc Marion (Le phénomène érotique, 2003) in merito alla questione fenomenologica della ‘riduzione’, ossia [...] la priorità nei diversi approcci filosofici, e quella del ‘luogo’ della ‘donazione’ (uno dei cardini del pensiero metafisico-teologico di Marion) di tale dato, ossia ciò che approssimativamente definiamo l’io (o, secondo diverse prospettive, il ...
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Coelho, Paulo
Coelho, Paulo. – Scrittore brasiliano (n. Rio de Janeiro 1947). Nato in una famiglia di origini portoghesi fortemente tradizionalista, nella seconda metà degli anni Sessanta, a causa dei [...] O alquimista (1988; trad. it. 1995), che ripercorre il lungo viaggio di un pastore andaluso alla ricerca, quasi metafisica, della conoscenza (premio Grinzane Cavour 1996). Contraddistingue tutta la sua opera un misticismo che sembra prescindere dalla ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] di sviluppo S. inserì anche Vico, da lui visto come il precursore di Kant e degli idealisti tedeschi per la "metafisica della mente" contenuta nella seconda Scienza nuova. In questo modo S. compiva un vigoroso sforzo per sprovincializzare lo studio ...
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Filosofo e scienziato (Ilchester, Somersetshire, 1214 circa - forse Oxford dopo il 1292), detto talora per la sua vasta cultura Doctor mirabilis. Agostiniano, fu animato dal gusto per l'osservazione della [...] come essenziale per un'adeguata spiegazione dei fenomeni fisici; e alla matematica si connette l'ottica (e questa alla "metafisica della luce"), la quale diviene la scienza di valore metodologico paradigmatico. B. seppe intendere - soprattutto per l ...
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Poeta inglese (Montgomery Castle, Galles settentr., 1593 - Bemerton 1633), fratello di Edward. Fu in contatto col gruppo di Little Gidding e amico di N. Ferrar; nel 1626 abbracciò, non senza qualche esitazione, [...] di H. pecca sovente di artificiosità, ma la sincera pietà e la squisita sensibilità dell'autore ravvivano la formula "metafisica" conferendole un sapore di novità. H., sebbene meno tormentato del maestro, fu tra i primi seguaci della maniera di ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] inglese precedente Kant, ma anche certe posizioni leibniziane, e accettando del kantismo soprattutto la critica alla metafisica, R. identifica realtà e rappresentazione e quindi svolge una concezione filosofica fondata sulla categoria della relazione ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Cabra, Cordova, 1824 - Madrid 1905). Fu ambasciatore spagnolo a Washington (1883), Bruxelles (1886-88), Vienna (1893-95); senatore elettivo (1876), poi a vita (1881). [...] , di lettere come le Cartas americanas (1889), a scopo polemico come Apuntes sobre el nuevo arte de escribir novelas (1887), La metafísica y la poesía (1891), di storia, come La poesía lírica y épica en la España del siglo XIX. La sua opera più ...
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TRASCENDENTE e TRASCENDENTALE
Guido Calogero
. Unica è l'origine, e in certa misura anche la storia, di questi due famosi termini filosofici, giunti d'altronde in età moderna a caratterizzare posizioni [...] " per designare ogni rapporto di netta superiorità o superamento realizzato da parte di una sfera della realtà gnoseologica o metafisica rispetto a un'altra. Così, per es., in Boezio la ragione transcendit l'oggetto dell'immaginazione, e Agostino ...
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VITTORINO, Mario (Caius Marius Victorinus) detto anche l'Africano o il Retore
Mario Niccoli
Scrittore cristiano. Originario dell'Africa proconsolare, nato probabilmente agl'inizî del sec. IV, Vittorino, [...] oscuro e faticoso, non sembra potersi ridurre a unità d'ispirazione e di motivazione che alcuno ha cercato in una metafisica della volontà così nella teodicea come nella antropologia e nella soteriologia.
Bibl.: Oltre a quella citata da P. Monceaux ...
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Filosofo della scuola megarica, seguace di Euclide e maestro, almeno secondo la tradizione, di Demostene.
Gli antichi ricordano un suo violento scritto polemico contro Aristotele. Ma la sua maggior fama [...] dell'eleatismo zenoniano, le contraddizioni della conoscenza comune, per poterne inferire la necessità della superiore conoscenza metafisica (v. su ciò euclide di Megara; megarici). Il più celebre era il cosiddetto "mentitore" (ψευδόμενος): "se ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.