zen
Forma di buddhismo giapponese; risale direttamente al chan cinese, che fu introdotto in Giappone in due forme: la Rinzai nel 1191 dal monaco Eisai e la Soto nel 1227 da Dogen. Con il chan, lo z. [...] la stessa illuminazione può essere oggetto dello z.). Il modo usuale è la seduta di meditazione (zazen); la metafisica è essenzialmente quella dello shunya («vuoto») di Nagarjuna, accolto dal tantrismo: la percezione dell’identità tra questo e ...
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Urban, Wilbur Marshall
Filosofo statunitense (n. Mount Joy, Pasadena, 1873 - m. 1952). Dal 1931 fu prof. alla Yale University. Particolarmente interessato al problema del valore, si dedicò alla costruzione [...] quella filosofia perenne non coincidente con nessun particolare sistema di pensiero, ma costituente una sorta di «metafisica naturale dello spirito umano». Contro i riduttivismi e gli appiattimenti delle varie tendenze naturalistiche, materialistiche ...
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Filosofo (Carcassonne 1906 - Montpellier 1985). Prof. nella facoltà di lettere di Montpellier (1951) e a Parigi alla Sorbona (1953), di storia della filosofia moderna e contemporanea; membro dell'Institut [...] concettuale, la cui verità oggettiva e pretesa di sistematicità è destinata allo scacco, e che è quindi subordinato alla conoscenza metafisica dell'essere. Tra le sue opere teoretiche: Le désir d'éternité (1943), La nostalgie de l'être (1950, 2a ed ...
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VULGARIS, Eugenio
Silvio Giuseppe Mercati
Letterato e teologo ortodosso. Nato a Corfù nel 1716 da famiglia originaria di Zante, si laureò in filosofia e teologia all'università di Padova. Ordinato diacono [...] e l'Eneide di Virgilio, opuscoli di S. Agostino, e una quantità di testi scolastici, come la Logica e metafisica del Duhanel, l'Aritmetica e geometria del Wolff, gli Elementi di geometria del Tacquet, l'Introduzione alla filosofia del Gravesende ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] cui sono divise le sette esposizioni, il 'figlio dell'uomo' diviene la 'legge' definitiva, la chiave di ogni fisica, di ogni metafisica, di ogni teologia, la causa prima e finale. Tale opera è inoltre originale come summa in cui, alla vigilia della ...
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ZABARELLA, Iacopo (Giacomo)
Laura Carotti
– Nacque a Padova il 5 settembre 1533 da Giulio, dal quale ereditò il titolo di conte palatino, e da Gigliola, figlia di Girolamo Dottori.
Si formò nell’università [...] sull’anima umana. Il primo di questi è trattato nel De inventione aeterni motoris, in cui Zabarella afferma che la metafisica, al pari delle altre scienze, non può dimostrare l’esistenza del proprio oggetto, che deve trarre da una scienza diversa ...
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causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] ciò che segna la direzione del movimento e lo scopo per il quale l’efficiente è sollecitato ad agire. Il quadro tracciato nella Metafisica (➔) (I, 3; IV, 2) è presente anche nella Fisica (II, 194 b 23-195 b) la cui trattazione è aperta proprio dall ...
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causare
Alfonso Maierú
Il verbo, nel senso tecnico di " essere causa di qualche cosa ", ricorre in Cv IV X 7 mostro come elle [le divizie] non possono causare nobilitade, perché sono vili. Secondo D. [...] la sua cagione, quanto è più possibile di ritenere. Il principio dantesco qui enunciato richiama l'assioma scolastico ricavato dalla Metafisica aristotelica " omne agens agit sibi simile " (per cui si veda B. Nardi, L'arco della vita, 112 n. 4). Con ...
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Landgrebe, Ludwig
Filosofo tedesco (Vienna 1902 - Colonia 1991). Dal 1923 al 1930 assistente di Husserl, fu, fino al 1939, prof. nell’univ. tedesca di Praga (curò, tra l’altro, l’edizione postuma dell’opera [...] dal pensiero di Husserl, ne ha ripreso e svolto le principali tematiche, indagando i rapporti fra fenomenologia e metafisica e il problema della riduzione fenomenologica, con aperture anche in senso teologico. Tra le opere principali si segnalano ...
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Filosofo italiano (Nicosia 1895 - San Gregorio di Catania 1982); professore nell'università di Messina (1940) e poi in quella di Catania. Dal ripensamento dell'attualismo di G. Gentile, alla cui scuola [...] (1925); L'autocritica dell'idealismo (1932); Dall'idealismo al realismo assoluto (1941); Idealismo e filosofia (1942); L'idealismo e il conoscere fondante (1965); Coscienza e metafisica (1966); La restaurazione rosminiana della filosofia (1966). ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.