Termine introdotto nell’uso dopo il 1773 per designare, in biologia, l’indirizzo filosofico e metodologico che sostiene: a) la priorità e l’emergenza della struttura anatomico-funzionale dell’organismo [...] determinati scopi) dell’organismo stesso; c) l’attribuzione delle proprietà strutturali e funzionali a un’entità di natura metafisica.
Nella sua formulazione classica il v. fu enunciato da Aristotele, il quale considerò l’organismo come una totalità ...
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Filosofo svedese (n. Skinskatteberg, Västmanland, 1823 - m. 1909), fu prof. di filosofia teoretica all'univ. di Lund (1866-98). Partito da posizioni idealistiche, polemizzò poi contro il personalismo idealistico [...] scuola e contro la dottrina hegeliana della contraddizione logica (Ueber den Satz des Widerspruchs und die Bedeutung der Negation, 1881) cercando di conciliare la dialettica hegeliana con i risultati della scienza moderna (Metafisica, post. 1910). ...
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GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] Elementi di filosofia, presto divenuti un testo diffusissimo per l'insegnamento della filosofia ai giovinetti, nelle Lezioni di logica e metafisica ad uso della R. Università degli studi di Napoli (dove il G. era stato nominato professore nel 1831) e ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] la scuola, fiorita nel 4° sec. a.C., prende nome. Essi avrebbero interpretato la dottrina socratica del bene nei termini della metafisica eleatica dell’unico essere: se il bene, in quanto essere, è uno, tutto ciò che non è il bene, cioè il molteplice ...
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Pittrice (Buenos Aires 1918 - Parigi 1996), figlia di un argentino e di una triestina, si formò a Trieste e dal 1933 si stabilì a Parigi. Con un virtuosismo stilistico fortemente legato alla pittura del [...] F. crea un mondo fantastico affine a quello dei surrealisti, ma con una vivezza plastica e coloristica derivata dalla pittura metafisica. Dal 1944 lavorò anche per il teatro, collaborando, tra gli altri, con G. Balanchine, A. M. Milloss, R. Petit, F ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] rispetto alle altre funzioni psichiche, ora come identificazione del volere con l'essenza ultima, metafisica, della realtà. Un netto volontarismo psicologico, con riflesso metafisico, si ha per esempio in Sant'Agostino e si rinnova poi, dal più al ...
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GRAFOLOGIA
Stefano La Colla
. Con questo nome (da γραϕή "scrittura" e il suffisso logia delle scienze) l'abate Michon battezzò verso il 1870 l'arte di giudicare del carattere d'una persona dalla sua [...] abbia avuto l'idea della connessione tra scrittura e carattere fu il bolognese Camillo Baldi (1547-1634), che professò logica e metafisica allo Studio di Bologna, e nel 1622 fece stampare a Carpi il Trattato come da una lettera missiva, si conoscano ...
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E più noto col nome di cardinale Caetano (Gaetano, lat. Caietanus) dalla città di Gaeta, ove egli nacque il 20 febbraio 1468. A 16 anni entrò tra i domenicani e studiò prima a Napoli, indi a Bologna. Nel [...] 1491, già sacerdote, passò all'università di Padova, dove nel 1493 insegnò le Sentenze e nel 1494 metafisica, e fu nominato maestro in teologia. Nel 1507 fu nominato vicario generale, e l'anno seguente generale dell'ordine.
Con gli scritti e col ...
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FISCHER, Kuno
Galvano Della Volpe
Filosofo tedesco, nato il 23 luglio 1824 a Sondewalde nella Slesia, morto il 5 luglio 1907 a Heidelberg. Fu professore di filosofia nelle università di Jena e Heidelberg. [...] anche elementi aristotelici e kantiani. Per lui, come già per Hegel, la logica è a un tempo metafisica. Il metodo dialettico hegeliano, ch'egli segue, è detto da lui metodo dello svolgimento, ed è proprio a entrambi, egli dice, mettere in luce ...
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Uno dei primi neoplatonici, scoiaro di Ammonio Sacca. Secondo Porfirio (Vita Plotini, 3) fu il primo a rompere il patto, convenuto tra lui e i condiscepoli Plotino e Origene (il neoplatonico), di non dar [...] Afrodisia, Filone di Alessandria, Damascio e altri, col titolo di 'Εξήγησις εἰς τὰ μετὰ τὰ ϕυσικά (Introduzione alla metafisica, più comunemente detta Metafisica di Erennio: vedine l'ed. di A. Mai, in Class. auct., IX, p. 513 segg.).
Bibl.: E. Heitz ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.