Avempace (o Avenpace)
Avempace
(o Avenpace) Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, matematico, medico e musicista arabo musulmano di Spagna Ibn Bāggia, detto anche Ibn aṣ-Ṣa’igh, o Filius [...] dell’addio»); nella prima opera è tracciata una sorta di guida per la felicità, attraverso l’illustrazione di una metafisica delle forme e dell’itinerario con cui l’anima arriva a congiungersi con l’intelletto agente, concepito come una sostanza ...
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Broad, Charlie Dunbar
Filosofo inglese (Londra 1887 - Cambridge 1971). Prof. in varie università e (1933-1953) di filosofia morale a Cambridge; dal 1963 fu presidente della Society of psychical research. [...] adesione all’idealismo di Bradley e McTaggart, elaborò un indirizzo critico della filosofia, indifferente ai problemi della metafisica e della religione, e teso a determinare e ad analizzare i principali concetti in gioco nelle scienze, nella ...
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Teologo cattolico (Friburgo in Brisgovia 1850 - Würzburg 1906); prof. di apologetica e di storia dell'arte cristiana nell'univ. di Würzburg (1884), della quale divenne rettore (1896). Il suo pensiero teologico [...] una sincera apertura verso il mondo moderno: contro il criticismo e l'umanismo, difende la possibilità di una metafisica, all'interno della quale però fa valere anche alcune istanze caratteristiche del "metodo dell'immanenza". Di notevole rilievo ...
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PELADAN, Joseph, detto Joséphin
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Lione il 28 marzo 1859, morto a Neuilly-sur-Seine il 27 giugno 1918. Suo padre, Adrien, era un cattolico e legittimista ardente, [...] di volumi, poetici, storici e filosofici; il fratello maggiore, morto in giovane età nel 1885, era uno studioso appassionato di metafisica e di scienze occulte. Cresciuto a tale scuola, e affascinato dall'opera di Wagner, P. si foggiò una vita d ...
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Filologo classico tedesco, nato nel 1831 a Geisenheim sul Reno, morto nel 1906 a Monaco di Baviera. Studiò a Monaco e a Berlino: sotto l'influenza di Carlo Halm si occupò della critica del testo ciceroniano [...] (De divinatione e De fato); sotto quella dello Spengel e del Trendelenburg curò la Poetica e la Metafisica di Aristotele; il Boeckh lo avviò agli studî pindarici, il cui risultato fu la grande edizione critico-esegetica di Pindaro, con commento ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] rifiutato, un suo modo nuovo di inclinarsi sul tempo. Può essere singolare e utile considerare che egli fu il mediatore tra la metafisica di Montale e l'ironia (anche sociale) di taluni poeti più giovani di lui; e un'antologia come Linea lombarda dà ...
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GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] (il padre, originario di Viggiù, era scultore, architetto e pittore assai apprezzato), fece studi di retorica, logica e metafisica nel seminario milanese dimostrandosi assai vivace e dotato di buone capacità sia dialettiche sia oratorie. La sua vera ...
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valori, filosofia dei
Indirizzo di pensiero che ha avuto particolare importanza nella prima metà del Novecento e alla cui nascita e diffusione contribuirono: la reazione al materialismo positivistico [...] distinta da una più generale concezione del v. in senso metafisico e religioso, di cui si usa ritrovare la presenza già attraverso la scoperta nietzschiana del carattere nichilistico della metafisica e delle sue categorie quali frutto della volontà ...
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Filosofo e psicologo (Vienna 1880 - ivi 1903, suicida). Tentò di fondare una filosofia dei sessi, considerando il sesso maschile come momento costruttivo del buono, del bello, del vero, dell'oggettivo, [...] i due elementi, in un perenne oscillare tra l'uno e l'altro. Elaborò così una sorta di nuova metafisica dei sessi, prendendo come spunto la dicotomia maschile-femminile per svariate applicazioni ai problemi più disparati (psicologici, sociologici ...
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Storico della filosofia e filosofo polacco (Varsavia 1863 - Cracovia 1954). Fu professore nelle univ. di Kazan´, Cracovia, Ginevra, Losanna, Londra, Boston, Parigi e (dal 1919) in quella di Vilna. Come [...] delle opere platoniche, attraverso il metodo filologico-statistico (The origin and growth of Plato's logic, 1897). La metafisica di L. è una forma di pluralismo spiritualistico, che risente delle posizioni filosofiche di Leibniz e di Lotze, in ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.