Filosofo italiano (Borgoratto, Alessandria, 1878 - Roma 1956), fratello di Francesco. Generale dell'ordine dei rosminiani (dal 1935), il suo pensiero si muove nell'ambito del pensiero di A. Rosmini (Il [...] concetto di sostanza, 1908; A. Rosmini nell'aspetto estetico e letterario, 1909; Rosmini nell'"Ultima critica" di A. Franchi, 1917; Gli sviluppi del pensiero rosminiano nella "Teosofia", 1940; Ricostruzione metafisica, 1949). ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] modello di una mente che, simile a uno specchio, riflette la reale struttura del mondo e dice quindi la verità). La nuova metafisica rifiuta l'idea di verità, in quanto il mito non è né vero né falso. È semplicemente efficace, dato che, funzionando ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] IV-VI d.C., ossia esegesi scolastica e approccio teologico, sia sul piano dottrinale, specificamente nell’articolazione del quadro metafisico e dei principi che lo governano, nella concezione dell’anima, del suo fine e della via per conseguirlo, nel ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che cercava. Questo è il vero fine dell'Anima: toccare quella luce e contemplarla mediante quella stessa luce" (V, 3, 17).Le metafisiche della l. dei secc. 12° e 13° sono fondate sul concetto che la l. è sostanza spirituale. Per i filosofi cristiani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] warming us.
Shine here to us, and thou art everywhere;
This bed thy center is, these walls thy sphere.
in Poeti metafisici inglesi del Seicento, a cura di G. Melchiori, Milano, Vallardi, 1964
La nuova filosofia, come Donne stesso scrive, mette tutto ...
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Bozzetti, Giuseppe
Filosofo italiano (Borgoratto, Alessandria, 1878 - Roma 1956). Generale dell’ordine dei rosminiani (dal 1935), le sue riflessioni si muovono nell’ambito del pensiero di Rosmini (Il [...] concetto di sostanza, 1908; Rosmini nell’aspetto estetico e letterario, 1909; Antonio Rosmini nell’Ultima critica di Ausonio Franchi, 1917; Gli sviluppi del pensiero rosminiano nella Teosofia, 1940; Ricostruzione metafisica, 1949). ...
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Matematico (Shrewsbury 1734 - Plealey, Shrewsbury, 1798), prof. a Cambridge (1760), dottore in medicina (1767), esercitò la professione in un ospedale di Cambridge (1770), ma dopo alcuni anni dovette abbandonarla [...] ), ebbe molti interessi scientifici e filosofici (calcolo delle probabilità, tavole di sopravvivenza, problemi di morale e di metafisica). Ma la sua opera principale è Miscellanea analytica, pubblicata nel 1762 e in terza edizione ampliata nel 1782 ...
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Filosofo e psicologo (Farmington, Connecticut, 1811 - New Haven 1892). Studiò alla Yale divinity school; ordinato ministro della Chiesa congregazionalista, aderì a una particolare forma di calvinismo, [...] ascoltò a Berlino le lezioni di F. A. Trendelenburg. Nel 1846 fu nominato prof. di filosofia morale e metafisica alla Yale University. Pur convinto dell'importanza fondamentale dei problemi epistemologici, la cui soluzione doveva costituire la base ...
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Termine che nell'idealismo moderno, specie nell'attualismo di G. Gentile, vale a designare l'idea con cui vien portata a più profonda soddisfazione la esigenza già spinoziana del conceptus sui. In ogni [...] gnoseologia generalmente realistica e intellettualistica, il concetto è considerato come un'entità, metafisica o mentale, a cui spetta una particolare determinazione oggettiva non solo riguardo agl'individui reali di cui esso si pone come predicabile ...
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Filosofo e teologo (Collingbourne-Kingston, Wiltshire, 1657 - Bemerton 1711). Su posizioni vicine a quelle di Malebranche, combatté l'empirismo di Locke, pur accettandone la critica delle idee innate. [...] the ideal or intelligible world (2 voll., 1701-04), la sua opera più importante, in cui sviluppa la sua concezione gnoseologico-metafisica, e An account of reason and faith in relation to the mysteries of Christianity (1697) in polemica con J. Toland ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.