Zabarella, Giacomo
Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589). Nato da nobile famiglia, ereditò da suo padre Giulio il titolo di conte palatino; compì i suoi studi presso l’univ. di Padova, dove ebbe come maestri [...] F. Robortello per le lettere, B. Tomitano per la logica, Genua per la filosofia naturale e la metafisica e P. Catena per le discipline matematiche. Conseguì il dottorato in filosofia nel 1553; la sua carriera accademica si svolse interamente a Padova ...
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Andronico di Rodi
Filosofo (1° sec. a.C.). Fu l’iniziatore dell’attività filologica della scuola peripatetica, di cui fu decimo scolarca dopo Aristotele. Degli scritti di Aristotele (come di quelli di [...] la raccolta e l’edizione, dando alle opere acroamatiche l’ordinamento divenuto tradizionale e dando origine così al termine ‘metafisica’ (denominò infatti μετά τά φῠσῐϰά i libri che «venivano dopo le cose fisiche» e che costituivano la «filosofia ...
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Lugarini, Leo
Filosofo italiano (n. Parma 1920). Prof. dal 1966, insegnò nelle univ. di Milano, L’Aquila e Roma. Studiò con impegno teoretico vari momenti e problemi di filosofia antica e dell’idealismo [...] La logica trascendentale kantiana, 1950; Aristotele e l’idea della filosofia, 1961; Esperienza e verità, 1964; Filosofia e metafisica, 1964; L’esperienza di sé, 1965; Esperienza e dialettica, 1977; Prospettive hegeliane, 1986; Orizzonti hegeliani di ...
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Filosofo (Santa Maria Capua Vetere 1809 - Napoli 1884), prof. nell'univ. di Napoli (dal 1861). Il suo sistema estetico, di derivazione hegeliana e herbartiana, si caratterizza non tanto per la struttura [...] principali: la trilogia Estetica ideale (1863); Estetica esistenziale (pubbl. postuma in larga scelta nella Critica, 1923-26), Estetica reale (inedita); Saggi di estetica e di metafisica (post., 1911). Scrisse anche varî saggi di critica musicale. ...
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Filosofo italiano (Milano 1902 - Monaco di Baviera 1991); ha insegnato a Monaco di Baviera (1948-73), dove ha anche diretto il centro di studî umanistici. Ha cercato di stabilire un confronto tra pensiero [...] tra l'idealismo gentiliano e la fenomenologia husserliana e l'esistenzialismo heideggeriano. Opere principali: Il problema della metafisica platonica (1932); Vom Vorrang des Logos (1946); Verteidigung des individuellen Lebens (1947); Vom Ursprung der ...
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PÜTTER, Johann Stephan
Giuseppe Ermini
Giureconsulto tedesco, nato a Iserlohn in Vestfalia il 25 giugno 1725, morto a Gottinga il 12 agosto 1807. Appena tredicenne, già buon conoscitore delle lingue [...] studî universitarî. Nelle università di Marburgo, Halle, Jena attese, oltre che agli studî giuridici, allo studio della metafisica, della matematica e di altre scienze. Docente di diritto pubblico a Marburgo già nel 1744, professore straordinario dal ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] . XXVI). D'Alembert tuttavia osserva che se Newton era stato un grande fisico, secondo il parere di molti, non eccelleva però nella metafisica. È qui che entra in scena Locke: "Ciò che Newton non ha osato fare o non ha potuto fare, è stato intrapreso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] le radici, i moventi, le zone opache. E dunque di «valutare» i concetti non più sulla base di una premessa metafisica, ma con il metro dell’«appropriatezza o meno delle risposte», svelando ciò che era oscuro allo stesso artefice del «sistema».
In ...
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Scrittore francese (Narbonne 1897 - Carcassonne 1950). Arruolatosi volontario, nella prima guerra mondiale, fu ferito due volte, restando paralizzato. Ma l'immobilità del corpo cui venne condannato contribuì [...] del Romanticismo tedesco, del simbolismo francese e si sente attratto dal surrealismo. La poesia è mezzo di esplorazione metafisica che abbraccia nello stesso tempo la speculazione critica e l'effusione lirica. Molti dei suoi scritti, sparsi in ...
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Scrittore ceco di lingua tedesca (Praga 1889 - Łódź 1942). Drammaturgo a Berlino accanto a M. Reinhardt, indi a Darmstadt (1933), all'avvento del nazismo tornò a Praga; ivi arrestato nel 1941, morì in [...] 'espressionismo, scrisse l'importante saggio Der beseelte und der psychologische Mensch (1918), che propone una visione metafisica dell'uomo contraria al monismo naturalistico e meccanicistico. Nello stesso spirito, estatico e intransigente, scrisse ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.