VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] Würzburg dal 1889, e dal 1894 fino al 1921 a Lipsia.
Il V. tende fin dal principio a una metafisica, che egli stesso caratterizza come monismo dello spirito assoluto. Lo studio di Kant, il cui frutto fu l'opera critica I. Kants Erkenntnistheorie nach ...
Leggi Tutto
NEOSCOLASTICA
Agostino Gemelli
. Col nome di filosofia neoscolastica si intende propriamente la restaurazione del pensiero medievale nell'ambito della civiltà moderna, considerando il pensiero medievale [...] relazione all'idealismo, che in Italia maturava con B. Croce e con G. Gentile. Ne sarà criticata la metafisica (immanentistica) e accettata invece quella valorizzazione della storia, che è caratteristica dell'idealismo stesso: non però come filosofia ...
Leggi Tutto
È la più famosa dottoressa italiana del Settecento, nata a Oneglia il 12 maggio 1756, morta ivi il 12 novembre 1787. Mirabilmente precoce, a dodici anni, narrano i biografi, sapeva le due lingue classiche [...] e ragionava di metafisica in pubbliche riunioni. Fu solennemente laureata in ragion civile, come allora si diceva, a Pavia, il 25 giugno 1777, nella chiesa del Gesù, prescelta per dar luogo ai numerosi spettatori. Fu pubblicata in quell'occasione una ...
Leggi Tutto
regola
Termine usato in senso prescrittivo, sia in ambito teorico sia in ambito morale. Nel lessico medievale il termine viene impiegato in matematica e in logica (r. di attribuzione, di conversione [...] dei sillogismi, ecc.), ma anche in filosofia, in ambito teorico (metafisica e teologia) e in ambito pratico. La traccia di tali usi è viva ancora nel Lexicon philosophicum di Chauvin (1713), ove la r. è definita come regula sciendi, in quanto dirige ...
Leggi Tutto
scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] galileiana andrà perduto a vantaggio di una sistemazione filosofica coerente sia da un punto di vista metodologico sia metafisico.
Il gran successo dei Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton fece prevalere la convinzione che ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Milano 1913 - Roma 1993). Studiò architettura a Roma e nel 1936 divenne amico di A. Savinio. La sua pittura, così come la sua opera grafica e la sua attività di scenografo, non prescinde [...] mai dall'elemento architettonico, dal surrealismo e dalla metafisica, traendo spunti dall'archeologia, dalla mitologia e dall'esoterismo. Ovviando con particolari strumenti ottici alla difficoltà visiva causata dalle lesioni alle retine insorte nel ...
Leggi Tutto
Teologo e filosofo (n. Strasburgo - m. Parigi 1278). Domenicano, fu discepolo di Alberto Magno e maestro a Parigi. Inserendo nell'agostinismo motivi di derivazione neoplatonica (tramite il Liber de causis, [...] Avicenna e l'insegnamento di Alberto), nella sua Summa de bono U. delinea una metafisica della luce in cui la creazione è presentata con la simbologia del perpetuo raggiare da Dio, fonte luminosa dalla quale "fluiscono" gli esseri e da cui le ...
Leggi Tutto
Filosofo (Salvetatde-Blanquefort, Lot-et-Garonne, 1632 - Parigi 1707), cartesiano; famose le sue lezioni a Tolosa (1665), a Montpellier (1671) e a Parigi (1681). R. è autore di un Système de philosophie [...] (1690), che rappresenta una delle prime e delle poche esposizioni "sistematiche" (logica, metafisica, fisica e morale) della filosofia cartesiana. Nel 1699 fu chiamato a far parte dell'Académie royale des sciences. L'Usage de la raison et de la foi ( ...
Leggi Tutto
Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] degli animali), stampate poi in unico volume a Venezia nel 1495 e nel 1508; del testo arabo si sono pubblicate soltanto la metafisica e le scienze fisico-naturali (incluso il de anima e il de animalibus) in una litografia di Ṭeherān, del 1303-1305 èg ...
Leggi Tutto
Pensatore tedesco, professore a Königsberg e a Marburgo, nato nel 1840, morto nel 1904. Sotto l'influenza del Lotze e quella, più remota, dell'idealismo classico, elaborô un sistema nel quale i motivi [...] di questo idealismo si fondevano con quelli della metafisica leibniziana. Il suo idealismo oggettivo si fonda sulla concezione della realtà come contenuto di una coscienza universale, che comprende in sé le coscienze dei singoli individui. L'opera ...
Leggi Tutto
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.