Filosofo francese (n. Parigi 1946). Studiò all’École normale supérieure; diretto da F. Alquié, nel 1974 discusse in Sorbona il dottorato in filosofia. Prof. nel 1981, dal 1995 ha iniziato l’insegnamento [...] ’être, 1982) in cui la fenomenologia risponde al tempo stesso alla nichilistica ‘morte di Dio’ e alla ‘crisi della metafisica’. Tra le altre opere: Prolégomènes à la charité (1986); Réduction et donation (1989); Étant donné (1997); De surcroit (2001 ...
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Architetto (Milano 1893 - ivi 1982). Dissociandosi dal tardo eclettismo ottocentesco, dal liberty e dal nascente razionalismo, svolse una ricerca che si avvicina alle correnti artistiche della pittura [...] metafisica e del Novecento. Tra le sue opere più significative: la Ca' Brüta in via Moscova (1919-23) e l'Università Cattolica (1929-34) a Milano; il santuario di S. Antonio a Varese (1957); l'ampliamento dell'Università Bocconi a Milano (1964-66, in ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] sono il prodotto di fraintendimenti. Tutto ciò che può fare un filosofo, che operi nello spirito di Wittgenstein, consiste nel ricordare al metafisico i fatti che, in un modo o nell'altro, gli sono già noti, come ad esempio i fatti relativi al modo ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] un ‘creatore folle’, alla filosofia di A. Schopenhauer, dove alla negazione kantiana della possibilità della metafisica si sostituisce una metafisica del nulla, fino ai paradossi di M. Stirner; senza contare la diffusione di motivi nichilistici nella ...
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necessariamente
Michele Rak
In Cv III XI 16 questo avverbio, un hapax nel lessico di D., costituisce una semplice articolazione di ‛ necessario ' (v.) priva di particolari gradazioni di significato: [...] quale, perché più necessariamente in quella termina lo suo viso e con più fervore, [Prima] Filosofia è chiamata: la Metafisica-scienza è chiamata secondamente (§ 17) Filosofia, ed è detta prima Filosofia' perché, avendo nella filosofia il suo oggetto ...
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Filosofo (Ancona 1894 - Gaggiano, Milano, 1968); allievo di P. Martinetti; prof. univ. dal 1934, insegnò (dal 1948) filosofia morale a Padova; si occupò particolarmente dei problemi religioso e morale, [...] sulla base della metafisica aristotelico-tomista. Tra i suoi scritti: Il fondamento e il contenuto della morale (1947); Filosofia e teologia della storia (1953); Filosofia e morale (1960); Il mio itinerario alla metafisica classica (1966). ...
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Studioso di filosofia (Pictou, Nuova Scozia, 1861 - Ithaca, New York, 1924), condirettore (1893) e in seguito direttore della rivista The philosophical review; dal 1895 prof. di logica e metafisica alla [...] Cornell University; fu primo presidente (1902-03) dell'American philosophical association. Appartenne alla corrente dell'idealismo americano: An introductory logic (1908); Studies in speculative philosophy ...
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Teologo luterano (Jena 1590 - Erfurt 1642). Prof. (1616) al Gymnasium Casimirianum di Coburgo, poi (1639) all'univ. di Erfurt, tentò una riforma della teologia luterana sulla base della metafisica aristotelica [...] combinata con quella di P. Ramo. Predicatore efficace e rigoroso moralista, i suoi scritti (Tuba novissima, 1626; Vom himmlichen Jerusalem, 1627; Das höllische Sodoma, 1630; Das jüngste Gericht, 1632) ...
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Per i pitagorici essenza (ἐστώ) era la parte immutevole e divina dell'universo, onde s'originava la parte mutevole o natura. Con Socrate la ricerca divenne d'indole logica: di ciascuna cosa egli domandò [...] sostegno (il che apre la via a un puro fenomenismo, negatore di qualsiasi essenza sotto i fenomeni). Ma, scacciato dalla metafisica il concetto di una sostanza, o fatta immanente ai modi o dichiarata superflua, il concetto di essenza, non più confuso ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] di fondamento. Si fissano così i limiti della conoscenza umana, rifiutando nel contempo la possibilità di una metafisica come scienza sul modello della fisica e della matematica. La nuova filosofia trascendentale che risulta da questa impostazione ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.