PELLICANO, Paolo
Enrico Francia
– Nacque a Reggio Calabria il 1° marzo 1813 da Pietro e Lucrezia Spanò.
Crebbe in un ambiente fortemente segnato dalla recente esperienza rivoluzionaria: il padre era [...] rivoluzione del '48 in Aquilla e Reggio Calabria, Reggio di Calabria 1893, ad indicem; F. Fava, Il moto calabrese del 1847, Messina 1906, ad indicem; G. Paladino, Il quindici maggio del 1848 in Napoli, Milano-Roma-Napoli 1921, ad indicem; V. Visalli ...
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MALETTA, Nicola
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia siciliana, nacque nella prima metà del XIII secolo. Palumbo ipotizza che discendesse da un ramo secondario di area otrantina, e fosse figlio del Riccardo [...] Caltanissetta, ultima roccaforte sveva, assediata da Robert de Saint-Yon, e il M., tradito dai suoi, fu catturato, portato a Messina e impiccato.
L'11 luglio 1272 Carlo I d'Angiò concesse i casali di Melia e "Rachalmingili" ai cavalieri provenzali ...
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Fabrizi, Nicola
Patriota e uomo politico (Modena 1804 - Roma 1885). Ancora studente in giurisprudenza all’università di Modena, partecipò alla congiura di Ciro Menotti e fu arrestato il 3 febbraio 1831 [...] dei Mille, che raggiunse dopo lo sbarco in Sicilia. Nel luglio 1860 Garibaldi gli affidò il comando militare di Messina e quindi l’incarico di ministro della Guerra. Dopo l’annessione accettò di collaborare con il generale Cialdini nella repressione ...
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FUNDICARII
BBeatrice Pasciuta
I fundicarii erano gli ufficiali preposti alla custodia dei fondaci regi, i magazzini dove dovevano essere stivate tutte le merci sottoposte a monopolio importate nel Regno, [...] alti rispetto ai cristiani che usavano battelli propri. In Sicilia, nel 1231, erano stati istituiti fondaci a Palermo, a Messina (quattro), a Siracusa (due); domus curie, con analoga funzione ma con differente gestione, stavano a Maremortuo, Licata ...
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Re dei Longobardi (m. 590); successe al padre Clefi (m. 574), dopo un interregno di dieci anni, durante il quale i duchi longobardi preferirono una forma di federazione senza re. Eletto probabilmente a [...] (589). Pare volesse conquistare l'intera Italia: una leggenda gli fa piantare la lancia sulla sponda calabrese dello stretto di Messina. Minacciato da una nuova invasione franca e bizantina, si chiuse in Pavia (590), ma riuscì a spezzare l'alleanza ...
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All'abolizione del regime delle capitolazioni si sono aggiunte in questi ultimi tempi alcune conferme particolari (così, per es., per la zona spagnola dell'imper sceriffiano le dichiarazioni o note passate [...] dalla recente conquista dell'Italia e la solenne proscrizione fattane, nei riguardi dell'Egitto, dagli accordi di Montreux 8 maggio 1937.
Bibl.: S. Messina, L'abolizione delle capitolazioni egiziane, in Riv. dir. civ., XXIX (1937), p. 289 segg. ...
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CRUILLES (Cruillas), Berenguer
Salvatore Fodale
Di nobile famiglia catalana, fu in Sicilia al servizio dell'infante d'Aragona Martino il Vecchio o l'Umano, duca di Montblanc. Fin dal gennaio 1388, ancora [...] , fu anche affidato dal duca Martino un incarico specifico, quello di recarsi a prendere possesso - in nome dei sovrani - di Messina, che per opera del cancelliere del Regno, Giacomo d'Alagona, si era già resa fedele alla Corona. Lo stesso 10 dic ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arangio-Ruiz, Capograssi, Paradisi e Ungari
Aurelio Cernigliaro
Nel contesto culturale in cui si trovò a operare Calasso si stagliano altre autorevoli figure di spicco tra cui è indispensabile ricordare [...] . Nel 1907 ottenne la libera docenza a Napoli, nel 1909 fu straordinario a Perugia e l’anno successivo a Cagliari. Chiamato a Messina nel 1912, nel 1914 conseguì l’ordinariato; nel 1918 fu a Modena, nel 1921 approdò a Napoli, da dove si allontanò dal ...
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Nome medievale dell’odierna cittadina greca di Naupatto, posta sulla costa settentrionale dello stretto che separa il Golfo di Corinto da quello di Patrasso. Nel 1407 L. venne in potere dei Veneziani; [...] ’Ordine di Malta, Toscana, Genova, Urbino. Don Giovanni d’Austria fu il capitano generale dei collegati, che riunirono a Messina oltre 200 navi. Prevalsa la tesi veneziana, che si dovesse cercare e colpire rapidamente la flotta ottomana, il 7 ottobre ...
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Nome di alcuni generali e uomini politici di Cartagine. 1. Uomo politico e generale cartaginese del 4º sec. a. C. È difficile la ricostruzione della sua opera, per lo stato lacunoso delle nostre fonti. [...] Generale durante la prima guerra punica, guadagnò ai Cartaginesi Agrigento (264-3), ma fu subito dopo sconfitto presso Messina. Nel tentativo di liberare Annibale assediato ad Agrigento, subì una grave sconfitta. Nel 256 fu sconfitto presso l'Ecnomo ...
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messiniano
agg. e s. m. [dal nome della città di Messina (v. la voce prec.)]. – Termine di cronologia geologica (corrispondente al pontico) adoperato in Italia per indicare il piano più elevato del periodo miocenico; i suoi depositi, generalmente...
no-Ponte
(No-ponte, No ponte), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. ◆ I cinquemila in piazza alle 18 stavano già acclamando Francantonio Genovese tra le bandiere «No ponte» e quelle del...