Uomo politico e storico (Messina 1815 - Torino 1863). Repubblicano, prese parte, in Sicilia, ai moti del 1837 e alla rivoluzione del 1848. Esule in Francia e poi a Torino, aderì (1856) alla monarchia e [...] di offrire la corona di Sicilia al duca di Genova; fu quindi ministro dell'Istruzione e, dopo la caduta di Messina, della Guerra, spiegando in questo ultimo incarico una febbrile attività. Dopo la rivoluzione, esulò in Francia, dove scrisse una ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] maggiore di S. Maria delle Grazie alla Pescheria, distrutta, ora al Museo naz. di Capodimonte) per stabilirsi poi a Messina. In questa ultima fase i tocchi di eccentricità emergenti nella maniera post-raffaellesca delle opere romane irrompono in uno ...
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Tiranno di Messina (m. 339 a. C.), alleato dei Cartaginesi contro Timoleonte. Assediato da questo, tentò di fuggire ma, ripreso, fu ucciso pubblicamente in teatro. ...
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Comune della prov. di Messina (58,9 2 km2 con 41.014 ab. nel 2007), formato dalla riunione dei due centri contigui di Barcellona e Pozzo di Gotto. ...
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messiniano
agg. e s. m. [dal nome della città di Messina (v. la voce prec.)]. – Termine di cronologia geologica (corrispondente al pontico) adoperato in Italia per indicare il piano più elevato del periodo miocenico; i suoi depositi, generalmente...
no-Ponte
(No-ponte, No ponte), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. ◆ I cinquemila in piazza alle 18 stavano già acclamando Francantonio Genovese tra le bandiere «No ponte» e quelle del...