Critico e filosofo polacco (Nowosiolki, Minsk, 1861 - Vilnius 1938). Influenzato dal pensiero e dalla letteratura russa, in corrispondenza epistolare con L. N. Tolstoj, come critico letterario si oppose [...] all'estetismo della "Giovane Polonia". Studioso comparatista delle correnti di pensiero slave, andò avvicinandosi a posizioni irrazionaliste, espresse in una delle sue opere principali, Mesjaniści i słowianofile ("Messianismo e slavofilia", 1887). ...
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WROŃSKI (Hoene-Wroński) Józef Maria
Pensatore polacco, nato a Wolsztyn presso Poznań il 24 agosto 1778, morto a Neuilly il 9 agosto 1853. Partecipò giovanissimo, quale ufficiale d'artiglieria, all'insurrezione [...] du hasard comme base de la réforme du Calcul des probabilités, 1828), fra cui le più interessanti sono dedicate al messianismo (Prodrome du messianisme, 1831; Métapolitique messianique, 1839; Le destin de la France, de l'Allemagne et de la Russie ...
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Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] 1797) nell'armata di Suvorov. Soggiornò poi in Germania e in Francia, dedicandosi alla matematica e al movimento "messianico" da lui creato.
Pensiero
Nelle polemiche con G. L. Lagrange (Réfutation de la théorie des fonctions analytiques de Lagrange ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] Thesen (1940; trad. it., con altri saggi, in Angelus Novus. Saggi e frammenti, cit.) - nell'affermazione di un messianismo per il quale la rottura rivoluzionaria è inscritta in una finalità redentiva.
Suggestiva quanto irrisolta, la riflessione di B ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] de mon oncle (1769), contrappongono all'universale religione naturale, di cui è depositario il genere umano, l'insostenibilità del messianismo ebraico che si presume unico interprete della divinità. Con eguale foga vengono attaccati i testi del Nuovo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] fiore è il significato del nome ebraico Nazaret, in riferimento alla maternità di Maria. In Gioacchino diviene la cifra del suo messianismo monastico: come il messia è venuto dal «fiore» della prima Nazaret, così l’ordo dello Spirito verrà dal «Fiore ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
messianico
messïànico agg. [der. di messia, sul modello dell’ingl. messianic, fr. messianique] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al Messia, o a un messia: profezie m.; letteratura m.; anche, di messia (nel suo sign. originario, di «unto del...