VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] de mon oncle (1769), contrappongono all'universale religione naturale, di cui è depositario il genere umano, l'insostenibilità del messianismo ebraico che si presume unico interprete della divinità. Con eguale foga vengono attaccati i testi del Nuovo ...
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PIETRO Apostolo, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
Capo dei dodici Apostoli scelti da Gesù per la diffusione del Vangelo. Il nome Pietro, a lui dato da Gesù stesso (Matteo, XVI, 18; Giovanni, I, [...] , a chi ne andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Giovanmi, VI, 67): la scena sembra corrispondere a quella del riconoscimento messianico a Cesarea che il quarto Vangelo omette. All'ultima cena, quando Gesù s'appresta a lavargli i piedi, P. protesta ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] , che, riferiti in una maniera o nell'altra al futuro Messia, sono chiamati "messianici" (v. messianismo). I salmi riconosciuti più comunemente come messianici dalla tradizione giudaica sono II, LXXII, CX; a questi la tradizione cristiana ne aggiunse ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] sviluppo della religione del mondo mediterraneo negli ultimi secoli dell'età antica, dall'arricchimento della concezione israelitica del messianismo fino al manicheismo, il quale, è la manifestazione più tipica di quel sincretismo, che si diffuse per ...
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HUGO, Victor-Marie
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Besançon il 26 febbraio 1802, morì a Parigi il 22 maggio 1885. Suo padre, Léopold-Sigisbert (1774-4828) che il poeta volle far credere d'origine nobile, [...] d'être grand-père (1877, che canta l'infanzia dei nipotini Georges e Jeanne); Le Pape (1878, ispirato a un messianismo-umanitario e anticlericale); La Pitié suprême (1879); L'Âne (1880, simbolo della bontà degl'istinti contro la scienza orgogliosa e ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] di Józef Maria Wroński (1778-1853), singolare figura di matematico estraneo agli ambienti accademici e fondatore del 'messianismo', un movimento filosofico che assunse i caratteri di una vera e propria setta religiosa basata sulla rivelazione di ...
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Croce: socialismo, democrazia, massoneria
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Croce è intrinsecamente politico, ma non solo in quanto ‘filosofia civile’ attenta alle questioni della vita pratica [...] sociale e culturale che ne permetta la crescita e una solida diffusione, ma si limita a proporre generici («messianici») vagheggiamenti di giustizia universale che non sanno attenersi agli impegni severi e drammatici della storia.
È soprattutto nell ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] tra Stato, società e religione.
Il grande ideale dell'ebraismo come religione e come comunità divenne dunque il ghetto messianico, cioè una comunità autosufficiente e governata dalla Legge (Torah), distinta e separata dal resto del mondo tramite l ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] in grado di tenere insieme le istanze della comunità e dell’anima-contingenza, della speranza e della laicità, del messianismo e dell’attualità. Un’ingenuità che forse la musica richiede, quando si smette di guardarla sotto la prospettiva dello ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] 63 si distingue da quella dell’emigrazione per il minore slancio e il minor rilievo delle personalità artistiche: se il filone messianico è rappresentato da K. Ujejski, quello popolaresco da T. Lenartowicz e il regionalismo poetico da W. Pol, è forse ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
messianico
messïànico agg. [der. di messia, sul modello dell’ingl. messianic, fr. messianique] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al Messia, o a un messia: profezie m.; letteratura m.; anche, di messia (nel suo sign. originario, di «unto del...