È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] pena e tormento per i malvagi, chiamato per lo più "gehenna" (dall'ebraico Gē-Hinnom, "valle [dei figli] di Hinnom", che era la valle premonitori della catastrofe, sul carattere del regno messianico, non concepito esclusivamente come l'epoca del ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] dall'arricchimento della concezione israelitica del messianismo fino al manicheismo, il quale, Questo passaggio non ha luogo nelle iscrizioni più antiche, che seguono la fonetica dell'ebraico e del fenicio. L'esplosiva enfatica ḍ > q è più tardi & ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] di opere scholemiane in Italia, avendo curato la pubblicazione di numerosi volumi di Scholem: L’idea messianica nell’ebraismo e altri saggi sulla spiritualità ebraica (2008), La figura mistica della divinità (2010), La stella di David. Storia di un ...
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Profeta ebreo, l'ottavo dei cosiddetti profeti minori, il quale ci lasciò un vaticinio di 56 versetti, diviso in tre capitoli. Esso è pure l'unica fonte di notizie sicure intorno al profeta; raccoglieremo [...] nome, B. Duhn ed E. Sellin. Essi credono che nel testo ebraico invece di Kasdīm si debba leggere Kittīm, e con ciò gl'invasori breve e più antica del genere. Certo, apocalittica e messianismo sono fra loro strettamente affini: ma l'apocalissi è ...
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COLOMBO (Colom, Colomo, Colón), Cristoforo
Marianne Mahn-Lot
Nacque nel 1451 a Genova, nel vico dell'Olivella, presso la torre di questo nome della quale il padre era guardiano, da Domenico e Susanna [...] ricorda gli usi della Cabala. Si può replicare che il messianismo del C. era condiviso da molti suoi contemporanei, che stato Raimondo Lullo nel sec. XIV. Se il C. avesse lontane origini ebraiche (forse per parte di madre) non si sa. Che i suoi avi ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] 1821 aveva iniziato, senza però approfondirlo, lo studio dell'ebraico e del tedesco.
In linea generale, prevalse nel giovane mondo". Nell'accezione giobertiana, ispirata ora a un messianismo politico-sociale in vesti cristiane cui non erano estranei ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] tutte le ingiustizie subite dagli Ebrei.
Nella realtà storica l'ideale del ghetto messianico non poté mai realizzarsi. Molti dei componenti delle famiglie ebraiche, di solito piuttosto numerose, dovettero affrontare il mondo per guadagnare da vivere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo del primo Rinascimento e anche di una vera rinascita per gli ebrei sotto il profilo [...] dalla dispersione favorisce la nascita di un diverso approccio alla storia e della diffusione di nuove speranze messianiche.
La ridefinizione dello spazio ebraico
Dopo la crisi che alla fine del XIV secolo investe l’area centro-europea, il secolo ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] , dal richiamo ai fondamenti biblici e talmudici, dal messianismo, dall’osservanza rigorosa dei precetti, dal radicalismo politico.
Nell’Ottocento, soprattutto negli ultimi decenni, mentre il mondo ebraico era percorso da fermenti di cambiamento e ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] gutturale finale forte.
Quanto all'uso storico di questi termini ebraici si ha una importante indicazione nella nota redazionale di I messianici, e si ripromettevano da esso grandiose restaurazioni nazionali (v. apocalittica, letteratura; messianismo ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...