Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all'attesa e alla persona del messia. Nell'Antico Testamento il m. è espresso soprattutto come speranza del ritorno di un re ideale della [...] di David, artefice di una restaurazione politica e religiosa d'Israele. Attorno al periodo della nascita di Gesù l'aspettativa messianica era molto viva e riguardava figure diverse, per es. un messia regale o uno sacerdotale. Il pensiero ebraico ...
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Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] del Vicino Oriente e in quelle misteriche e soteriologiche del mondo ellenistico e tardo antico. Per traslato, poi, può dirsi messianica ogni ideologia o dottrina politica che dia luogo, nei suoi adepti, a un’attesa o aspettativa di natura in certo ...
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Poeta polacco (Brodów, Volinia, 1757 - Vienna 1829); vescovo e primate di Polonia, ebbe fama di grande predicatore. Autore del componimento Świątynia Sybilli ("Il tempio di S.", 1818) e di alcune poesie [...] patriottiche e religiose, tra cui Hymn do Boga ("Inno a Dio", 1805), considerati precursori del messianismo e del provvidenzialismo romantico. ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] il "profeta" per eccellenza, sarebbe riservato per la maturità dei tempi messianici, e si ripromettevano da esso grandiose restaurazioni nazionali (v. apocalittica, letteratura; messianismo). Nel 140 a. C. il popolo di Gerusalemme, adunato in solenne ...
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MILLENARISMO (da millenario; anche chiliasmo, ted. Chiliasmus, dal gr. χιλία [ἔτη]; ingl. millenarianism)
Alberto Pincherle
È propriamente la credenza nel millennio, cioè nel regno glorioso e temporale [...] non solo con la fede comune alle due religioni nella risurrezione dei corpi; ma con la credenza in un regno messianico distinto dalla beatitudine celeste e specialmente con quella in una doppia risurrezione. Questi ultimi due elementi sono quelli che ...
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Critico e filosofo polacco (Nowosiolki, Minsk, 1861 - Vilnius 1938). Influenzato dal pensiero e dalla letteratura russa, in corrispondenza epistolare con L. N. Tolstoj, come critico letterario si oppose [...] all'estetismo della "Giovane Polonia". Studioso comparatista delle correnti di pensiero slave, andò avvicinandosi a posizioni irrazionaliste, espresse in una delle sue opere principali, Mesjaniści i słowianofile ("Messianismo e slavofilia", 1887). ...
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Salvemini, Gaetano
Nicolò Mineo
Storico (Molfetta 1873 - Capo di Sorrento 1957), figura di grande rilievo nella cultura e nella politica italiana del Novecento.
Tenace e convinto assertore del ruolo [...] funzione di guida sul piano sia culturale che etico e politico, sia pur coi limiti d'illuminismo e messianismo e giacobinismo professorali (Gramsci). La sua parabola politica, contrassegnata da un graduale spostamento verso posizioni moderate, si ...
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Storico e letterato polacco (Tarnów 1835 - Cracovia 1883), prof. nell'univ. di Cracovia (dal 1869) dove pubblicò (1868-69), insieme con S. Tarnowski e S. Koźmian, i pamphlets politici Teka Stanczyka ("La [...] signori di Vienna. La sua attività storiografica (principalmente: Dzieje Polski "Storia della Polonia", 1862-66) si richiama al positivismo della "scuola di Cracovia", contrapponendosi alla precedente storiografia ispirata al messianismo romantico. ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] , I, Frankfurt a.M. 1995, pp. 401-402. Lo abbiamo letto con l’aiuto di quanto ha scritto G. Bonola in Antipolitica messianica, cit. La curiosità ci è stata invece destata da G. Agamben, La povertà e il regno, in Cristianesimo nella storia, 32 (2012 ...
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guerrasantista
agg. Da guerra santa, tipico di un conflitto dichiarato in nome della religione.
• Abbiamo come civiltà il dovere di restare umani, ma non l’obbligo di giudicare da orbi. Aggiungi l’offensiva [...] se mai può trarsi una spiegazione razionale, farei centro a colpo sicuro: Parigi è l’Ottantanove, è l’unico messianismo extrabiblico, i radiosi anni 89-90 della prima Costituzione liberale dopo l’americana; Parigi è la Carta senza frontiere dei ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
messianico
messïànico agg. [der. di messia, sul modello dell’ingl. messianic, fr. messianique] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al Messia, o a un messia: profezie m.; letteratura m.; anche, di messia (nel suo sign. originario, di «unto del...