Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] dagli Inglesi anche con il conferimento di titoli nobiliari e di sostanziali privilegi.La fine del dominio britannico ha messo in crisi la posizione politica dei Parsi, che in maggioranza non sono stati favorevoli all'indipendenza, e ha determinato ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , pp. 247-248).
La tradizione ricordata da Manfredi permette anche di sottolineare come l'imperatore fu identificato in Davide-Messia-liberatore degli ebrei; del resto nel 1236 Federico II li assolse dall'accusa di omicidio rituale e nel 1238 proibì ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] si sarebbero allora schierate al fianco di Israele per combattere quella battaglia di Armageddo che prelude all'avvento del Messia. Scoperto nell'ultima fase della sua realizzazione, il complotto fu un trauma per lo Stato ebraico in quanto mostrò ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] della "concordia" fra Chiesa e Stato e delle principali garanzie per l'esercizio del culto, un vero "colpo di Stato" messo a segno a discapito dell'antica Chiesa gallicana e, a più lungo termine, un formidabile rafforzamento dell'autorità del papato ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] del popolo ebraico nella morte del Cristo» (cfr. G. Miccoli, Due nodi, cit., p. 177).
67 Per aspetti del contesto e la messa in luce di diverse resistenze, attive e passive, alle trasformazioni in atto, vedi E. Mazzini, Chiesa ed ebrei al Vaticano II ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] questi, nella visione ippolitea, unifica in sé i tratti del restitutore della grandezza all'Impero romano decaduto e del messia giudaico che ridona ai correligionari la loro terra. Soprattutto, l'Anticristo è la perfetta antitesi di Cristo, cosicché ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] la storia, crollate le ideologie, in via di estinzione lo Stato, alla fine è la stessa idea di politica a essere messa tra parentesi, a tutto vantaggio delle interpretazioni a sfondo etnico-religioso. Come se, alla fine delle fini, fosse ormai un ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] si evince come l'opera inquisitoriale avesse coinvolto a fondo gli schieramenti politici della città e per un attimo avesse messo in discussione i rapporti tra Chiesa locale ‒ sostenuta dal pontefice ‒ e organismo comunale, e di conseguenza tra quest ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] si è preteso, di costruire una 'Chiesa imperiale', o addirittura una nuova religione di cui egli sarebbe stato il Messia e Pier della Vigna il nuovo capo. L'espressione imperialis ecclesia, che non si incontra negli scritti ufficiali, non annuncia ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] conseguenza delle modalità con cui il Vangelo si era diffuso sino ad allora nella capitale dell’Impero. La fede in Gesù quale Messia promesso a Israele era stata annunziata a Roma non molto tempo dopo la morte del Nazareno, forse già agli inizi degli ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...