Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] dotato nella prima metà del 19° sec., H.A. Wergeland, mostra nella sua eterogenea opera le difficoltà degli inizi, subito messe in evidenza dal suo antagonista J.S. Welhaven, formatosi alla scuola dei Francesi e di H. Heine, e certamente dotato di ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] della "concordia" fra Chiesa e Stato e delle principali garanzie per l'esercizio del culto, un vero "colpo di Stato" messo a segno a discapito dell'antica Chiesa gallicana e, a più lungo termine, un formidabile rafforzamento dell'autorità del papato ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] il rigore storico con cui si tratta di Costanzo Cloro: Lact., mort. pers. 15,7 sottolinea come anch’egli abbia messo in pratica l’Editto dioclezianeo di persecuzione, se non mandando a morte i cristiani, almeno distruggendone le chiese; la notizia ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] singolo individuo. Per questo motivo il declino delle teorie del progresso, che si è compiuto a partire da metà Ottocento, ha messo in crisi anche la ricerca del 'senso'. Se nel processo storico non si può ravvisare una direzione più di quanto vi si ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] tematica trascendentale giustificativa (gli ebrei deicidi; la maledizione divina, collettiva ed etnica, sul popolo che ha rifiutato il Messia; gli ebrei puniti da Dio perché refrattari alla conversione alla vera fede) (v. Oberman, 1988, pp. 128-134 ...
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Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] uomo nella storia, sia, ancor più, il segno della storia nell'uomo. La stessa età illuministica, della quale viene messa nella massima evidenza la contrapposizione della natura o della ragione alla storia, fu ben lontana dall'atteggiamento astorico o ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] del popolo ebraico nella morte del Cristo» (cfr. G. Miccoli, Due nodi, cit., p. 177).
67 Per aspetti del contesto e la messa in luce di diverse resistenze, attive e passive, alle trasformazioni in atto, vedi E. Mazzini, Chiesa ed ebrei al Vaticano II ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] questi, nella visione ippolitea, unifica in sé i tratti del restitutore della grandezza all'Impero romano decaduto e del messia giudaico che ridona ai correligionari la loro terra. Soprattutto, l'Anticristo è la perfetta antitesi di Cristo, cosicché ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] la storia, crollate le ideologie, in via di estinzione lo Stato, alla fine è la stessa idea di politica a essere messa tra parentesi, a tutto vantaggio delle interpretazioni a sfondo etnico-religioso. Come se, alla fine delle fini, fosse ormai un ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] come ‘isapostolo’ affiancato al collegio dei dodici apostoli, fino al punto di venir considerato quasi un nuovo Mosè e Messia, influisce verosimilmente sul suo modo di valutare i rapporti ebraico-cristiani e sul modo in cui gli ebrei si comportano ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...