Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] , come necessaria interiorizzazione dell’attesa, proprio di fronte alla smentita che la storia concreta fa di essa. Il messia, legittimamente messo a morte secondo la legge, rappresenta la fine della legge stessa e dà origine all’Israele vero, quello ...
Leggi Tutto
Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] il nuovo") aprì la via alla tesi secondo la quale la costituzione dello Stato di Israele era ‟l'inizio della redenzione": il Messia tanto a lungo atteso doveva bensì ancora venire per inaugurare l'era della completa redenzione per gli Ebrei e per il ...
Leggi Tutto
Islamismo
Gilles Kepel
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il risveglio islamico: gli uomini e le poste in gioco. 3. La svolta degli anni settanta. 4. La nuova ideologia islamista. 5. Tecnici e ulema. 6. [...] Inoltre, da due decenni i poteri costituiti hanno messo in conto questa realtà, associando alla repressione di la formazione di una specie di union sacrée e ha giustificato la messa al bando di un'opposizione politica che avrebbe potuto fare il gioco ...
Leggi Tutto
di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] quindi la necessità dell'insediamento del popolo ebraico in Palestina per favorire la ricostruzione nazionale e l'avvento del Messia.
La cosa più sorprendente è che proprio in Francia, dove più avanzata fu l'assimilazione degli Ebrei, in seguito ...
Leggi Tutto
Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] il fatto che l'animale venga steso su due legni è un riferimento alla morte sulla croce (Dial. 40, 3). Il termine Pascha viene messo in relazione con il greco πάσχειν (Ireneo, Adv. Haer. IV, 10, 1; PG, VII, coll. 999-1000); come il sangue dell'a ...
Leggi Tutto
Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] dei peccati degli ebrei, diviene nella teologia cristiana la punizione voluta da Dio per la colpa di non aver accettato il Messia.
Il confine tra antisemitismo e antigiudaismo nel Medioevo e nella prima età moderna
Com'è noto, è soltanto tra il 6 ...
Leggi Tutto
I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] – il Vangelo – nel quale sono raccontate gesta e parole di Gesù di Nazareth, sulla cui corrispondenza ai criteri del messia perfino i più intimi conservano ragionevoli dubbi: ma è proprio nell’assunzione di questa storia messianica finita con una ...
Leggi Tutto
Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] la prosa sia per la poesia, mentre la lingua degli E. ashkenaziti dell’Europa centrale e orientale, lo yiddish (➔) viene messo al bando. In questo quadro innovativo viene fondata una rivista mensile, Ha-mĕ’assef («Il raccoglitore») per divulgare il ...
Leggi Tutto
I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] ’attacco terroristico.
Sia gli studi, sia i racconti hanno messo in luce come il fondamentalismo, in quanto modo di pensare superiore e trascendente verso la verità assoluta, che sarebbe messa in discussione e in pericolo nella società moderna.
Da ...
Leggi Tutto
CAPRANICA, Domenico
Enza Venturini
Figlio secondogenito del marchese Giuliano e di Gertrude dei marchesi Casali, nacque a Roma il 6 apr. 1792. Non si hanno notizie della sua vita fino al 1815, anno [...] tre voci, con coro (lo spartito per canto e pianoforte fu pubblicato a Roma, s. d.). Tradusse dall'inglese in versi italiani Il Messia e lo Jefte di F. F. Händel (Milano s. d.); dal tedesco il testo del Paulus di F. Mendelssohn che fece eseguire all ...
Leggi Tutto
messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...