Ebraista (n. Zamora 1474 - m. 1531); rabbino convertito (1506), fu il primo prof. di ebraico a Salamanca, curò il testo ebraico e la traduzione latina del Targūm nell'ed. poliglotta complutense della Bibbia, [...] di cui compilò il dizionario e la grammatica ebraica. Un'altra grammatica, con lessico, un catalogo dei giudici, re, sacerdoti e profeti e una lettera agli Ebrei di Roma, dimostrando la venuta del Messia, pubblicò nel 1526. ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] la figura di P.: in Matteo (10, 2) egli è ricordato nell'elenco degli Apostoli, per primo, e per primo riconosce Gesù quale Messia (Matteo 16, 13-19; Marco 8, 17-20; Luca 9, 18-20); nell'ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo: "Se ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] , l'Ars gramatica, nota anche come Ars Iuliani, su esempî romani; De sextae aetatis comprobatione (per dimostrare che il Messia era effettivamente già venuto nel sesto millennio dalla creazione del mondo, contro gli Ebrei che lo attendono nel settimo ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] vera e propria di risposta alle obiezioni mosse dagli ebrei a concezioni cristiane. Il primo libro è dedicato specificatamente al messia; il secondo affronta i temi della Trinità e dell'incarnazione, ma non in chiave cabbalistica. Nel cap. V è citato ...
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Profeta ebreo, da cui prende nome un libro dell'Antico Testamento. Visse durante il regno di Giuda, sotto i re Ioatam, Acaz ed Ezechia (738 circa - 687), contemporaneamente a Isaia. Il libro, sesto tra [...] . La seconda (capp. 4-5) descrive la resurrezione dalla sciagura, la liberazione dal dominio straniero, l'opera pacificatrice e purificatrice del Messia. La terza parte (capp. 6-7,6) ritorna alla condanna del popolo di Israele da parte di Yahweh e si ...
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Scrittore norvegese (Kristiansund 1808 - Cristiania 1845), propugnatore dell'indipendenza politica della Norvegia dalla Svezia (dopo la pace di Kiel) e dell'indipendenza culturale dalla tradizione danese. [...] più di 15.000 versi sulla storia umana herderianamente intesa, Skabelsen, Mennesket, Messias ("La creazione, L'uomo, Il Messia", 1830), centone romantico fatto di teologia e liberalismo, di furia rivoluzionaria e ottimismo illuministico. Trattò poi i ...
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Famiglia ebraica di origine sefardita, a Roma nel sec. 16º, quindi a Monte San Savino e a Livorno. Alfredo Sabato (Livorno 1880 - ivi 1963) è stato direttore del collegio rabbinico, rabbino capo di Livorno [...] (1987) racconta il suo impegno pubblico nella vita ebraica italiana dalla persecuzione nazifascista agli sviluppi del dialogo cristiano-ebraico. Ha scritto inoltre: Essere ebreo (con A. Elkann, 1994); Il Messia e gli Ebrei (con A. Elkann, 1998). ...
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FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] Nel VII libro dimostra che tutte le cose predette dagli antichi profeti potevano adempiersi solo in Gesù e non in altri pretesi messia. L'VIII libro è dedicato al problema trinitario e al culto delle immagini e si chiude con una difesa del sacramento ...
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Scrittore svedese (Stoccolma 1869 - Copenaghen 1941). Tipico rappresentante del clima fin de siècle, sin dal primo romanzo Förvilleleser ("Abbagli", 1895) seguì l'impostazione positiva dominante, rappresentando [...] ). Trasferitosi a Copenaghen (1917), S. si dedicò soprattutto all'approfondimento di tematiche filosofico-religiose (Den förvandlade Messias "Il Messia trasformato", 1932), impegnandosi negli ultimi anni nella lotta contro la barbarie totalitaria. ...
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GUIDI, Filippo Maria
Franco Palladino
Nacque a Guardia Sanframondi, nel Beneventano, il 22 genn. 1752, terzo dei nove figli di Andrea (conciatore di pelli come il padre Girolamo) e di Aurelia Genoveffa [...] di Napoli, il G., già suo coadiutore, sostituì dal 1787 al 1804 l'olivetano F. Messia, già professore nell'Università di Pavia e subentrato nel 1787 a Sabatelli, poiché a Messia era stato concesso di recarsi in alcuni luoghi d'Italia e a Parigi onde ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...