Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] che invita ad assumere la croce per amore suo, della sua eredità111, nella battaglia contro quei nemici della croce che hanno messo le loro mani empie su Gerusalemme112. La croce serve, quindi, anche a simbolizzare il fatto che la causa di Cristo si ...
Leggi Tutto
La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] come propheta et essere morto per la verità et che non è ancora resuscitato, ma che ha da resuscitare et venire come Messia, et dapoi esso resuscitaranno li eletti per ordine l'uno dopo l'altro; negano [veniva pure riferito> tutto il Testamento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] Il mantenimento di uno schema binario avviene attraverso una profonda trasformazione di forma e significato. La novità sta nella messa a fuoco della duplice missione dello Spirito, che dà ragione del duplice inizio dell’ordo monastico, non solo nella ...
Leggi Tutto
GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] a Napoli tra Sei e Settecento (Labrot, pp. 508-510). In particolare viene citato il nome del regio consigliere don Rodrigo Messia il quale avrebbe acquistato dal G. una Strage degli innocenti, opera non ancora rintracciata che fu tra le prime a ...
Leggi Tutto
TARUGI, Francesco Maria
Andrea Vanni
– Nacque a Montepulciano il 27 agosto 1525 da Tarugio e da Giulia Pucci. Proveniva da una famiglia appartenente alla nobiltà locale che vantava importanti legami [...] primo piano che ebbe nello sviluppo dell’opera di Filippo Neri, fu incaricato, insieme con Giovanni Francesco Bordini, Biagio Messia, Antonio Talpa e Alfonso Visconti, di emanare le direttive per il bene comune. Con questo compito i cinque elessero ...
Leggi Tutto
RAGAZZONI, Ernesto
Gabriele Scalessa
RAGAZZONI, Ernesto. – Primo di cinque figli – gli altri erano Vittorio, Edvige, Carlo e Pietro –, nacque a Orta Novarese in una famiglia agiata l’8 gennaio 1870 [...] e il materialismo che vedeva diffondersi nella sua epoca lo spinsero ad auspicare l’affermarsi di un nuovo genio artistico in Il Messia venturo del 22 luglio 1898.
Sposatosi il 16 aprile 1899 con la giornalista cilena Felicita Rey, pubblicò tre densi ...
Leggi Tutto
COZIO, Ignazio Alessandro conte di Salabue
Sergio Martinotti
Ultimo figlio del conte Carlo Alessandro e della marchesa Taddea Balbiani, nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 marzo 1755, discendente [...] "acciocché non resti a Cremona niuna cosa di mio padre". Questa raccolta (ove figurava anche il celebre esemplare detto "Il Messia" ovvero "violino di Salabue") venne a formare il primo nucleo di un vero "emporio di strumenti" (Sacchi, p. 12) che ...
Leggi Tutto
FIOGHI, Fabiano
Simona Foà
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Monte San Savino (Arezzo) da Vincenzo, di famiglia ebraica.
Non si sa se il cognome Fioghi, attestato dalla Cronichetta del Monte San [...] 1611, è strutturato in cento capitoli, la maggior parte dei quali sono dedicati alla dimostrazione dell'effettiva venuta del messia, tratta non solo dall'interpretazione dell'Antico Testamento, ma anche da una lettura "di parte" di alcuni testi della ...
Leggi Tutto
BUSALE, Matteo
Anne Jacobson Schutte
Fratello del capo antitrinitario del Cinquecento, Girolamo, con il quale è stato spesso confuso, nacque probabilmente a Napoli. Esperto di diritto, non sembra che [...] che fosseno errori, ma che fosse la verità, et il pensiero et desiderio nostro era di aspettar la venuta del Messia". Quest'ultima affermazione indica chiaramente che (almeno durante gli anni '40) il B. e suo fratello Girolamo seguivano una versione ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] in Egitto; i profeti conobbero quindi il mistero trinitario, ma non lo rivelarono pienamente per lasciarne il compito al messia. Alla fine della disputa l'ebreo si professa convinto.
L'opera del C. ebbe una notevole fortuna, venendo tradotta ...
Leggi Tutto
messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...