FALOCI PULIGNANI, Michele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (od. prov. di Perugia) il 9 luglio 1856, da Biagio Faloci, che si era trasferito a Foligno da Umbertide per esercitarvi il mestiere [...] e l'asprezza dei modi del F., l'impostazione non proprio ortodossa dell'amministrazione dei fondi per i restauri lo avevano messo in una posizione difficile; vari ricorsi presentati contro di lui alla S. Sede finirono col provocare nel 1905 l'invio ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] - Melchior Pulciano, Torino 1879, p. 7), proposito già enunciato nel 1806, in margine al Salmo ebraico composto per la prima messa di Ludovico di Breme. Peyròn non stampò il testo, convinto che «a quei soli libri stava il diritto di comparire alla ...
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BILIO, Luigi Maria (al secolo Tommaso Francesco)
Giacomo Martina
Nato ad Alessandria il 25 marzo 1826 da Giuseppe e da Maddalena Burali, in una famiglia di modeste condizioni, e rimasto orfano ancor [...] .
Fin d'allora una voce assai diffusa considerò il B. come il principale redattore del Sillabo: l'asserzione, più volte messa in discussione, è stata confermata dalle più recenti ricerche. Per espresso incarico di Pio IX, il B. intervenne poi nelle ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] mercanti cattolici: la sua posizione era inoltre piuttosto incerta, perché, non avendo neppure l'autorizzazione a dir messa, doveva celebrarla di nascosto dai Turchi, col rischio di essere arrestato. Avrebbe voluto travestirsi da copto ed andare ...
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BOSSI (Bosio, Bossio, Bosso), Francesco
Adriano Prosperi
Nacque a Milano da Egidio, giureconsulto e patrizio milanese, e da Angela de' Pieni all'inizio del sec. XVI.
I suoi studi furono di carattere [...] data ha inizio la sua attività episcopale, nel corso della quale si qualificò come una delle figure più attive nella messa in opera dei decreti tridentini di riforma, in costante collegamento col modello offerto dal Borromeo. Recatosi a Gravina, il 4 ...
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CIPRIANO di Montecassino
Maria De Marco
La unica fonte per le scarse notizie in nostro possesso su questo monaco e letterato cassiriese è la breve segnalazione contenuta nel VII capitolo del Liber de [...] (1590), che lo aveva inserito fra le composizioni poetiche di Alfano da Salerno, attribuzione questa accettata dall'Ughelli (1722), ma messa in discussione, sulla base della testimonianza del Wion, sia dal Mabillon (1733) sia dal Fabricius (1734) e ...
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BENTIVENGA da Gubbio
Olga Marinelli Marcacci
La prima testimonianza indiretta di B. risale probabilmente al 1304, anno in cui si può datare la notizia secondo la quale Giovannuzzo di Mevania, confessore [...] dello "Spirito della libertà", setta che acquista una sua fisionomia, sia pure non molto originale, e che, se va messa indubbiamente in relazione con altri movimenti ereticali del tempo, particolarmente con i Begardi, non va però confusa con essi.
Le ...
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GIROLAMO da Pistoia
Dario Busolini
Nacque nel 1508 a Pistoia da Alessandro Finucci e Fiammetta Ippoliti. Secondo la tradizione, G. decise di farsi religioso dopo avere visto morire la giovane moglie, [...] dal pontefice. G., però, senza temere la reazione di Pio V, che adirato lo sospese per pochi giorni dalla celebrazione della messa, impedì, con l'aiuto di Filippo Neri e di altri religiosi, che un folto gruppo di zingari fosse destinato al remo ...
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GRAZIANI (Gratiani, Gratiano), Tommaso (Tomaso)
Francesca Scaglione
Nacque a Bagnacavallo, presso Ravenna, nel 1553 circa.
L'anno di nascita di questo compositore è desunto sulla base di due notizie: [...] , tribus choris distincta, A. Gardano, 1587; Psalmi omnes ad vesperas cum Magnificat, quatuor vocibus decantandi, Id., 1587; Messa e mottetti a otto voci, R. Amadino, 1594; Missarum quinque vocibus, liber primus, Id., 1599; Completorium Romanum ...
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ARGENVILLIERS, Clemente
Umberto Coldagelli
Nacque a Roma il 30 dic. 1687 da modestissima famiglia di origine francese. Applicatosi allo studio della giurisprudenza, riuscì ben presto a crearsi grande [...] massimo ufficio universitario (che mantenne sino alla morte), grazie, soprattutto, all'opera sottile di convinzione e di intrigo messa in atto all'interno del Collegio da monsignor Filippo Pirelli, più tardi cardinale sotto Clemente XIII, che sembra ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...