BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] da una trascrizione di mano del B. conservata nel Vat. Barb. lat.4087, sez. II [il Canz. prov. b2],e dalla silloge, messa insieme da G. Pla con materiali barbieriani per una antologia rimasta inedita, del Vat. Barb. lat. 3965 [il Cariz. prov. e]);poi ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] da Pisa" (Bacci, 1895, p. 88: l'identificazione di questo "Francescho giovane" con F., comunemente accolta, è stata ora messa in dubbio dall'Alessio, p. 70).
Nel 1360, per sottrarsi alle pesanti imposte del Comune, impegnato nella difficile guerra ...
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GARAVAGLIA, Ferruccio
Emanuela Del Monaco
Nato a San Zenone al Po (Pavia) il 1° maggio 1868 dal professore di matematica Leopoldo e da Enrichetta Astori, e iscrittosi per volere del padre alla facoltà [...] si collocava nella tradizione dei grandi mattatori, signori assoluti e incontrastati, alle cui esigenze si piegavano testo e messa in scena. Interprete istintivo - "artista singolare con quel suo viso magro illuminato dal fuoco degli occhi vivaci ed ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] patriarca dei maroniti al concilio lateranense e gli commise la verifica dell'ortodossia cattolica del rituale maronita della messa, redatto in siriaco. Di questa lingua, egli dice, non sapeva allora nulla; ma doveva esser progredito nella conoscenza ...
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DE CRISTOFORIS, Giovan Battista
Rosa Maria Monastra
Nacque a Milano l'11 nov. 1785 da Carlo e Margherita Rosnati. Allievo dei barnabiti al Logone (il famoso collegio dei nobili, frequentato in quegli [...] Gozzi) e poi musicata da G. G. Lepri; la cantata per l'inaugurazione del busto di Giuseppe Bossi (1818),che fu messa in musica da S. Pavesi.
Gli interessi culturali del D., impostati in funzione edificante, dovevano trovare il loro sbocco più idoneo ...
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CRISTOFORO Fiorentino, detto l'Altissimo
Eduardo Melfi
Non se ne conosce la data di nascita né quella di morte. Fiorito tra i secc. XV e XVI, si acquistò presso i contemporanei una notevole fama come [...] della testa nell'anatomia umana, la necessità di prender moglie, ecc., ma molto spesso, come nella lunga digressione messa in bocca a Costantino, vi si tentano anche complesse sintesi teologiche. Interessanti, infine, gli aneddoti, riportati al canto ...
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GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] , a lampi, di grande intensità espressiva.
Del 1929 è la commedia La casa di Lazzaro (Roma 1956), la cui fortunata messa in scena presso il teatro degli Indipendenti di A.G. Bragaglia - il fortunato ritrovo romano sorto in uno scantinato del palazzo ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] che, come si evince dagli argomenti conservati, egli non unì all'attività drammaturgica quella recitativa, rimanendo estraneo alla messa in scena delle sue opere, che pertanto non usufruirono della promozione legata all'affermarsi sulla scena di una ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] leggere e studiare E. Augier. Ma nonostante tutti i rifacimenti La strada maestra (questo il nuovo titolo della riduzione della Messa di nozze) non verrà mai portata sulle scene né dalla compagnia Praga, con la quale aveva perfezionato un accordo, né ...
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GIORGIO di Gallipoli (Georgius Callipolitanus Chartophilax)
Sondra Dall'Oco
Poeta italo-bizantino, originario di Gallipoli e vissuto nel sec. XIII. Fu archivista della chiesa greca della sua città: è [...] (il II dell'edizione curata da M. Gigante) e per un quadro della Vergine che sfugge a un incendio (XV), quelli per la santa messa (IV) e su s. Giorgio che supplica la Madre di Dio (III), ma anche il carme dedicato al miracolo dei santi Confessori di ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...