BEMBO, Bonifacio
Armando Balduino
Di famiglia di origine cremonese, visse nella seconda metà del sec. XV; di lui ignoriamo qualsiasi altro dato: l'anno esatto della nascita e i modi e i tempi della [...] 1493, facendola precedere da una dedicatoria al card. Francesco Piccolomini, una breve vita degli imperatori Nerva e Traiano, messa insieme traducendo dal greco alcuni frammenti di Dione Cassio.
Molte opere del B. sono, senza dubbio, andate smarrite ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] e finanziamento dei servizi di salute mentale a livello nazionale e regionale. Il primo Progetto obiettivo salute mentale fu infatti messo in opera dal ministro della Sanità Carlo Donat Cattin nel 1989, due anni dopo il disegno di legge Ongaro, e ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] . andava elaborando della propria funzione nei confronti della Repubblica; e la scelta ciceroniana, quale modello di eloquenza messa al servizio dell'educazione della nobiltà, rivela il contenuto politico della preferenza stilistica, con cui il C. si ...
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DELLA VALLE, Francesco
Paolo Procaccioli
Nacque ad Aiello, presso Cosenza, e non nel capoluogo, come pure è stato sostenuto (in un sonetto Alla città di Cosenza dice chiaramente: "presso al tuo seggio [...] si sia poi rivelata molto scorretta e che la seconda parte non sia stata nemmeno stampata (o, se stampata, non fu messa in circolazione; dice infatti lo Zannetti, presentando la sua edizione, "havendo dunque ristampato la Seconda Parte delle Rime del ...
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CAMPEGGI, Ridolfo
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1565 dal conte Baldassarre e da Livia Martinenghi di origine bresciana. Si hanno scarse notizie per quel che riguarda la sua giovinezza, gli studi [...] a Bologna nel 1614, l'opera venne rappresentata al teatro dell'Accademia dei Gelati nel 1615 e il resoconto della sfarzosa messa in scena, dovuta a Paolo Antonio Ambrosi, fu stampato nello stesso anno a Bologna in un libretto a parte. L'opera ...
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FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] . Il F. aveva avuto occasione di leggerne una traduzione italiana nel novembre del 1639 prima che l'edizione francese fosse messa all'indice. In opposizione alla politica francese, secondo il F. fondata sull'ambizione, l'inganno e la violenza, viene ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] subito il tema della malattia e della morte, in termini sì esistenziali, ma attenti anche ai nuovi strumenti di diagnosi (è messa in versi una visita presso un radiologo - è possibile conoscerne il nome e l'indirizzo, in Torino -, che si vale dei ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] a cura di V. B., Milano 1942). Il mestiere del delatore gli suggerisce addirittura una farsa teatrale, Le trombe d'Eustachio, messa in scena al Teatro dell'università di Roma nel 1943, anno in cui squadre fasciste interruppero al Teatro delle Arti le ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] C. presentate come ingiuriosa imperdonabile diffamazione. E il Moniglia venne accontentato dai suoi influenti fautori con una grottesca messa in scena: l'11 marzo 1683, nel cortile del Bargello, col commento sonoro del rintocco funebre della campana ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] -spettatrici destinatarie dell'opera era in grado di decrittare la trama delle allusioni e dei riferimenti. Nelle speranze del M. la messa in scena del Contrasto avrebbe dovuto sancire il suo rientro nella corte mantovana, ma non se ne fece nulla: la ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...