ROTH, Philip Milton
Elèna Mortara Di Veroli
Scrittore e saggista statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 19 marzo 1933. Cresciuto in una famiglia ebraica della piccola borghesia, fu studente brillante; [...] protagonista il professor Kepesh di The breast.
Un ritorno al mondo delle origini, accompagnato da una vivace, costante messa in discussione delle esperienze contemporanee e da una continua ricerca sulla natura stessa del raccontare, sul rapporto tra ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] nei quadri di A. Moore come in quelli di Burne-Jones e di Leighton (il cui Flaming June è un esempio cospicuo) va messa in rapporto coi saggi di W. Pater su Botticelli (1870) e sulla scuola di Giorgione (1877). In quest'ultimo il Pater affermava che ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] nuovo involucro toscano. Di qui il minor travaglio richiesto per la messa a punto complessiva, rispetto alle scritture più scolastiche; e pare dì imbroglione Bito. Così alla messinscena di Bito («s'avea messa la più ricca roba di vaio ch'avea»), che ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] il rigore storico con cui si tratta di Costanzo Cloro: Lact., mort. pers. 15,7 sottolinea come anch’egli abbia messo in pratica l’Editto dioclezianeo di persecuzione, se non mandando a morte i cristiani, almeno distruggendone le chiese; la notizia ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] nella raccolta Xandra, risalenti agli anni giovanili del L., e a Leon Battista Alberti egli dedicò la prima forma della raccolta, messa insieme negli anni 1443-44. Agli stessi anni risale la dedica al L. dell'opuscolo Musca da parte dell'Alberti.
Nel ...
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LUPOLI, Michele Arcangelo
Francesco Montanaro
Franco Palladino
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 22 sett. 1765 da Lorenzo e Anna De Rosa. Da questa unione nacquero undici figli, tra i quali [...] il re, verso lo Stato, per uso delle scuole normali di San Leucio e un orario per il tempo della preghiera, messa ed esposizione del Santissimo per gli individui della popolazione di San Leucio). La versione latina (in una lingua molto curata) era ...
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GRAZIANI, Nicola Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Civitanova Marche (e non a Macerata, come generalmente proposto), nella parrocchia di S. Paolo Apostolo, il 14 sett. 1726, da Francesco [...] T. Moro, Biblioteca picena, V, Osimo 1796, p. 149 (poche righe sprezzanti); G. Natali, Il libro di un "femminista" maceratese messo all'Indice, in Provincia maceratese, 8 maggio 1899, pp. 1 s.; D. Spadoni - G. Spadoni, Uomini e fatti delle Marche nel ...
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FLERES, Ugo
Giovanni Cirone
Nacque a Messina l'11 dic. 1857 dal procuratore legale Mariano e dalla baronessa Felicia Costagiorgiano, detta anche Felicita. Ultimo di otto figli, gli fu imposto il nome [...] ), Varie (ibid. 1887), Vortice (Catania 1887), La tazza del tè (Milano 1888), Sacellum (Catania 1889), La messa notturna (Roma 1899).
Questi furono solo alcuni degli scritti pubblicati, frutto dei molteplici tentativi di sperimentazione stilistica ...
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LAPACCINI (Lapaccino; Lapacino), Filippo
Paolo Falzone
Nacque a Firenze intorno alla metà del XV secolo. Una ricostruzione del suo profilo biografico è resa problematica dal carattere discontinuo e [...] ). Anche questo tentativo dovette tuttavia essere presto accantonato, se nell'anno successivo già non si fa più alcuna menzione della messa in scena dell'Orfeo. Da una lettera del 5 febbr. 1492 che lo Zafarano scrisse a Francesco Gonzaga si apprende ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] fu anche la produzione policorale.
Stando a Chiti, negli ultimi due anni di vita Pitoni avrebbe concepito l’impervio progetto di una messa a 48 voci in 12 cori, di cui però avrebbe completato soltanto il Kyrie e il Gloria (oggi perduti). Dopo il 1724 ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...