Eustache, Jean
Donatello Fumarola
Regista cinematografico francese, nato a Pessac (Gironde) il 30 novembre 1938 e morto suicida a Parigi il 5 novembre 1981. L'irregolarità della sua filmografia (durate [...] la pellicola avanzata dalle riprese di Masculin, féminin (1966; Il maschio e la femmina). Nei film successivi, E. radicalizzò la messa in scena con scelte improntate a una durezza morale con la quale non avrebbe mai smesso di confrontarsi. Une sale ...
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Osborne, John (propr. John James)
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore inglese, nato a Londra il 12 dicembre 1929 e morto a Shrewsbury (Shropshire) il 24 dicembre 1994. Attraverso la sua [...] David Jones). Proseguendo nell'analisi di una società in cui trionfa l'insoddisfazione e il disagio con The entertainer, opera teatrale messa in scena nel 1957 e adattata per il grande schermo dall'autore stesso e da Nigel nel 1960 (Gli sfasati) per ...
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Sceneggiatore cinematografico italiano (n. Roma 1947). Dopo essere stato tra i realizzatori di Matti da slegare (1975), documentario collettivo ambientato in un manicomio, ha intrapreso un lungo sodalizio [...] una predilezione per soggetti di argomento politico e sociale. Da solo ha collaborato con N. Moretti (Bianca, 1984; La messa è finita, 1985), P. e V. Taviani (Fiorile, 1993), W. Labate (La mia generazione, 1996; Domenica, 2001), R. Faenza ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] Sessanta i dolly si perfezionarono sempre più e con essi le tecniche di ripresa per le carrellate aeree (grazie, per es., alla messa a punto di macchine da presa ad hoc come la Tyler e la Wesscam, quest'ultima usata poi anche per semplici gru, come ...
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Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] , scoprendone la capacità di portare alla luce i luoghi oscuri del rimosso e dell'inconscio collettivo anche attraverso la semplice messa in scena per es. di corse a perdifiato in foreste misteriose, o di fughe ininterrotte in Paesi sconosciuti.
Dopo ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] opere, per lo più memorabili, in cui seppe conciliare le qualità dei dialoghi, agili e icastici, con quelle di una messa in scena caratterizzata dalla scelta di angoli di ripresa pregnanti. Nel 1961 vinse l'Oscar per la sceneggiatura non originale e ...
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Pubblicitario, film
Bruno Di Marino
Per f. p. (o short pubblicitario, o spot, o ancora, nei Paesi anglofoni, commercial) si intende un cortometraggio di pochi secondi o minuti, che ha la funzione di [...] promo (in Italia videoclip), genere destinato perlopiù alla messa in onda televisiva, che consiste nella visualizzazione di ha conservato un respiro cinematografico, sia nella narrazione sia nella messa in scena. In Italia si è diffuso lo spot seriale ...
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Metropolis
Paolo Bertetto
(Germania 1925-26, 1927, colorato, 166m a 22 fps, 128m a 22 fps nell'edizione restaurata); regia: Fritz Lang; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Thea von Harbou; [...] simbolica del conflitto tra tecnologia e lavoro, tra padroni e operai. Ma soprattutto si tratta di una grande esperienza di messa in scena, che punta a sviluppare e a valorizzare tutte le potenzialità tecniche, formali ed emozionali del cinema. Fritz ...
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Chahine, Youssef (forma francesizzata di Šähīn, Yūsuf)
Grazia Paganelli
Regista cinematografico egiziano, nato ad Alessandria (Egitto) il 25 gennaio 1926. Riconosciuto a livello internazionale come uno [...] di C. con lo scrittore N. Maḥfūz. Bāb al-ḥadīd, invece, è un doloroso melodramma corale in cui vengono messi in luce personaggi solitamente lasciati ai margini della società. Lo zoppo Kināwī (interpretato dallo stesso C. che comparirà come attore ...
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Ayala, Fernando
Daniele Dottorini
Regista e produttore cinematografico argentino, nato a Galeguay il 2 luglio 1920 e morto a Buenos Aires l'11 settembre 1997. La figura di A. ha rappresentato, sin dagli [...] suo primo lungometraggio, Ayer fue primavera (1955), commedia intimista e raffinata, A. mostrò un'attenzione particolare alla messa in scena, rivelandosi una delle promesse del nuovo cinema argentino. La sua capacità di elaborare uno stile ricercato ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...