Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] all'arte cinematografica". Nello stesso anno L. Visconti vinse con Morte a Venezia il premio del 25° anniversario, messo in palio dal Festival per autocelebrarsi. Mondanità e attenzione alla ricerca espressiva non isolarono tuttavia la manifestazione ...
Leggi Tutto
Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] in totale clandestinità: in The blood of Hussain (1980) il regista Jamil Dehlavi (rifugiatosi a Londra con i negativi del girato) ha messo in scena il conflitto fra due fratelli, metafora delle lotte di potere di ieri e di oggi, mentre l'attore e ...
Leggi Tutto
Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] regista che, dopo aver esordito con Henry V (1989; Enrico V), si è dedicato a numerose analoghe trasposizioni, curandone la messa in scena in funzione antiaccademica. Dal teatro viene anche Mike Leigh che, dopo una lunga carriera di regista alla BBC ...
Leggi Tutto
Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] profonda coscienza della distanza che accompagna tutta la sapientissima orchestrazione dei suoi film.
Nel cinema postmoderno, infine, la messa in gioco dei procedimenti dello s. si è fatta spesso ancora più complessa e ha costruito intenzionalmente ...
Leggi Tutto
Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] intensità, profondità, bensì l'immagine, il suo rapido dileguare, oppure il suo estatico star lì, decidono del tempo. Il tempo è messo in rapporto con la percezione che lo spettatore ne ha. E la percezione che lo spettatore ne ha dipende a sua volta ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] . Alla fine di questa cultura emerse un protostato con capitale Abido (prima capitale anche dopo l’unificazione), dove sono state messe in luce le più antiche tombe reali, in mattoni crudi, costituite di vani chiusi in una muraglia a bastioni. Fra ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...