Cameron, James
Roy Menarini
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Kapuskasing (Ontario) il 16 agosto 1954. Autore dalla forte energia narrativa, ha spesso utilizzato gli effetti [...] . Da questo momento in poi C. è stato identificato con un cinema violento e spettacolare, in cui però la 'messa in scena' della tecnologia non soffoca mai l'approfondimento psicologico dei personaggi. Questa tendenza si è rafforzata con The abyss ...
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Barnet, Boris Vasil´evič
Daniele Dottorini
Attore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 16 giugno 1902 e morto a Riga (Lettonia) l'8 gennaio 1965. Autore dallo stile inconfondibile, dal taglio [...] ragazza. Il suo stile, ironico e leggero, nonostante le critiche subite, si sviluppò coerentemente lungo la linea di una messa in scena accu-rata quanto immediata, di attori che agiscono, si scontrano, si muovono, vivono con apparente naturalezza ...
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Giordana, Marco Tullio
Francesca Vatteroni
Regista cinematografico, nato a Milano il 1° ottobre 1950. Iscrivendosi fin dagli esordi nella tradizione del cinema d'ispirazione civile, ha affrontato temi [...] . Siciliano e rigorosa nel portare alla luce le profonde contraddizioni di un verdetto controverso. Alla controllata messa in scena del procedimento giudiziario, rispettosa delle convenzioni del genere, fanno da contrappunto le immagini di repertorio ...
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Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] (1962). Nella seconda metà degli anni Sessanta si allontanò definitivamente dai film d'impostazione realista, dedicandosi soprattutto alla messa in scena di commedie borghesi. Esordì come regista nel 1972 con Anche se volessi lavorare, che faccio ...
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Besozzi, Nino
Nicola Fano
Attore teatrale e cinematografico, nato a Milano il 6 febbraio 1901 e morto ivi il 2 febbraio 1971. Il suo successo cinematografico è legato allo stile bonario con cui portò [...] . Non a caso, sono rari i classici nel suo repertorio, se si eccettua un fortunato Callimaco nella Mandragola di N. Machiavelli messa in scena da S. Landi nel 1945. Anche al cinema il suo successo formidabile dei primi anni Trenta ebbe come base l ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] riaprirono nel 2000 le linee di credito interrotte nel 1997, per sospenderle di nuovo nel 2001 per la mancata messa in atto delle misure anticorruzione promesse), fece riscontro il mantenimento di buoni rapporti con la Tanzania e un miglioramento ...
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KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] sogni fatti da un carcerato: il carcerato è un sogno di Genet, e Genet un sogno di Kemp. Grande successo ottenne anche la messa in scena di Salomé di O. Wilde, nell'adattamento di D. Laughton con musiche di A. Wilson.
La fama conquistata con Flowers ...
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PETRI, Elio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 29 gennaio 1929, morto ivi il 10 novembre 1982. Cresciuto in ambiente operaio, ancora ragazzo fece del cinema, prima che una professione, [...] il film Buone notizie (1979) e l'attività televisiva (la regia di Le mani sporche di J.-P. Sartre) e teatrale (la messa in scena di L'orologio americano di A. Miller).
Di P. sono stati riediti postumi Tre scritti degli anni cinquanta, nella rivista ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] un assetto culturale consolidato, e per giunta consolidato su una base 'umanistica' diffusa e garantita. Questa veniva messa a repentaglio soprattutto dal bisogno, per chi si occupava criticamente di cinema, di affrontare problemi di produzione, di ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] Cairo?), quanto per l'intreccio tra finzione e realtà nel quale, al di là delle ingenuità dell'invenzione narrativa, è messa a tema la capacità del cinema di sconfinare nella vita e di introdurvi modificazioni. Fatte le debite proporzioni, l'intera ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...