Pakula, Alan J.
Roy Menarini
Regista cinematografico statunitense, di origine polacca, nato a New York il 7 aprile 1928 e morto ivi il 19 novembre 1998. Protagonista della grande stagione del cinema [...] interpretato da Warren Beatty, P. riuscì a raccontare un non troppo fantasioso complotto politico con un pessimismo inedito e una messa in scena cupa e alienante; con il celebre All the President's men, invece, seppe dimostrare che storia e fantasia ...
Leggi Tutto
Troma Entertainment
Paolo Marocco
Società di produzione statunitense, fondata nel 1974 a New York da Lloyd Kaufman e Michael Herz come piccola casa di distribuzione, ma poi divenuta uno dei maggiori [...] Trey Parker, un musical su pionieri del West che si divorano cantando, mortifica il soggetto bizzarro e delirante con una messa in scena anonima e sciatta dal punto di vista visivo e narrativo; Tromeo and Juliet (1996) di Kaufman è una rivisitazione ...
Leggi Tutto
Scott, Lizabeth
Francesco Costa
Nome d'arte di Emma Matzo, attrice cinematografica statunitense, di origine slovacca, nata a Scranton (Pennsylvania) il 29 settembre 1922. A partire dalla fine degli [...] , nel cupo The racket (1951; La gang) ancora di Cromwell. Malgrado le sue ottime prove, fu di colpo e inspiegabilmente messa da parte: cercò lavoro in Gran Bretagna, dove recitò nel thriller Stolen face (1952; Volto rubato) di Terence Fisher, ma ...
Leggi Tutto
Piscitelli, Salvatore
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore, nato a Pomigliano d'Arco (Napoli) il 4 gennaio 1948. Precursore della nuova scuola cinematografica napoletana, è autore di drammi sociali [...] l'urgenza sociale del degrado morale e sentimentale dei personaggi di P., con la perdita del baricentro napoletano e la messa a fuoco dell'insoddisfazione borghese, è scemata in una perversione più fredda e razionale. Lo dimostra Il corpo dell'anima ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-orientale, formato dall’omonimo gruppo insulare situato tra l’Oceano Pacifico, il Mar Cinese Meridionale e il Mare di Celebes. Le isole maggiori del vasto arcipelago sono: Luzon, Mindanao, [...] di Marcos, Imelda. Incapace di attuare profonde riforme strutturali, la nuova amministrazione ebbe comunque vita breve e fu messa in difficoltà anche dal riacutizzarsi degli scontri con la guerriglia musulmana, contro la quale a nulla valse l’impiego ...
Leggi Tutto
URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] nel luglio 1994 all'accordo per il ''cessate il fuoco'', sostanzialmente avallato dalla CSCE; esso, ribadito nel marzo 1995, non ha messo però del tutto fine agli scontri armati.
Bibl.: J.P. Alem, L'Arménie, Parigi 1972; D.M. Lang, L'Armenia, Napoli ...
Leggi Tutto
POLLACK, Sydney
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico e televisivo statunitense, nato a Lafayette (Indiana) il 1° luglio 1935. Assistente a New York di S. Meisner, fu invitato da J. Frankenheimer [...] di petto tratteggiando un quadro impietoso e tragico delle contraddizioni messe in luce dalla Grande Crisi.
Dei film di P. (Diritto di cronaca, 1982), realizzati con tecnica impeccabile, messa poi a frutto in due film di largo successo: Tootsie ...
Leggi Tutto
Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] con una profondità di campo fino a circa settecento metri, e cambiando radicalmente la posizione dei parchi-lampade, aprì nuove strade alla messa in scena. E insieme all'uso visionario del b. e n., si ha sempre in Citizen Kane un primo esempio di ...
Leggi Tutto
Corea
Fernanda Moneta
Cinematografia
La cinematografia coreana, a causa delle vicende politiche che hanno segnato il Paese, almeno a partire dalla guerra civile degli anni Cinquanta, è risultata nettamente [...] al Festival di Karlovy Vary con Kkot panun chonyo (La fioraia). Nel 1973 Kim Jong Il (figlio di Kim Il Sung) fu messo a capo del Comitato per l'organizzazione e la propaganda e pubblicamente espresse una teoria del cinema e delle arti basata sui ...
Leggi Tutto
Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] stessi materiali incidono sulla forma. La distinzione canonica tra "fabula" (la materia narrativa di base) e "intreccio" (la messa in forma di quella materia) andava in tal senso rivista, riconoscendo al testo narrativo ben altra complessità rispetto ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...