FENZONI (Faenzoni, Fanzoni, Fanzone), Ferraù (detto anche Ferraù da Faenza)
Roberto Nuccetelli
Nacque da Mario e da Cornelia di Antonio Benai nel 1562, come si deduce dall'iscrizione che si trovava [...] demonio, tuttora nel duomo, nella cappella Cesi decorata anche da affreschi del F. con Storie di s. Michele Arcangelo, mentre la Messa di s. Gregorio, sempre in Pinacoteca, si trovava in origine in S. Fortunato. Altre opere del F. in Umbria: Foligno ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] , per dichiarazione dello stesso C., al ciclo delle "maschere", e quindi quasi una continuazione di questo: anzi, la messa a fuoco delle contraddizioni della borghesia, già leggibile nelle "maschere", giunge nei "carabinieri" allo scontro frontale. I ...
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GALIZIA, Fede
Maria Elena Massimi
Anno e luogo di nascita della G. rimangono ancora da precisare. La tradizionale data 1578 - ricavata dall'iscrizione apocrifa del Ritratto di Paolo Morigia della Pinacoteca [...] milanese di inizio secolo, notevole per la caratterizzazione del volto affilato del Borromeo, la cui iconografia veniva messa a punto in quegli anni da G.B. Crespi. Nonostante l'indubbia volontà di approfondimento psicologico - secondo ...
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LAVAGNINO, Emilio
Paola Nicita Misiani
Nato a Roma il 22 ag. 1898 da Paolo e da Enrica Mucciarelli, il L. compì gli studi liceali presso il collegio militare e fu ufficiale di artiglieria durante la [...] la cui origine viene rintracciata in quella reazione antibarocca, neorinascimentale, già affermatasi durante il Settecento, e che viene messa in rapporto con il ritorno al valore urbanistico degli edifici, riconosciuti come il prodotto migliore della ...
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MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] di colte sopravvivenze rinascimentali (Passoni, p. 54; Della Torre, 1996). Tutti gli studi più recenti hanno infine messo in luce un interessante tessuto di rapporti con istituti e committenti, relativamente autonomi rispetto all'autorità curiale ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] numerosi stati, furono stampate dal F. nel 1549 (Bartsch, XV, 1867, p. 221 n. 22): tale data, però, se messa in relazione con i dati anagrafici dell'artista mantovano, è difficilmente accettabile (ma cfr. le ipotesi sulla datazione della Moltedo ...
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DE FABRIS, Emilio
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 28 ott. 1807. Il padre, Domenico, veneto di origine, dopo aver viaggiato e soggiornato in più luoghi, si era stabilito a Firenze avviando un suo modesto [...] il quale anni dopo sarà sintetizzata la complessa questione - messe in atto per il completamento del massimo monumento fiorentino, facciata), da proporsi al giudizio popolare. Un esperimento, effettivamente messo in atto l'anno dopo, in morte del D., ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] dipende dai teleri di Palma nell'oratorio veneziano dei Crociferi, in particolare da quello con Pasquale Cicogna che assiste alla messa; ma se nel prototipo domina uno scarno e pungente realismo, nella sua versione il M. indugia nella descrizione dei ...
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GHERARDI, Filippo
Alessandro Serafini
Nacque a Lucca nel 1643 dal pittore Sebastiano.
Nella bottega paterna, dove il G. - noto anche con il soprannome di Sancasciani - avanzò i primi passi nell'arte [...] mitologica di Minerva, secondo un erudito programma elaborato e messo a stampa dal decano M. Valle.
I dipinti rappresentano S. Maria Corteorlandini a Lucca, sono infatti presenti un'abile messa in scena e un colorito brillante; il contributo di Coli, ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] della cappella di S. Ambrogio di patronato del milanese Cesare Arzago, non solo presenta analoghe scritte didascaliche, ma è stata messa in relazione a un prototipo giuliesco, con il quale il G. poteva essere venuto in familiarità: si tratta di un ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...