DE MARINIS, Donato Antonio
Pier Luigi Rovito
Nato verso il 1599 a Giungano, piccolo borgo dei Principato Citra (ora prov. di Salerno), apparteneva a una famiglia men che modesta. Secondo una voce raccolta [...] lascito egli aveva apposto una condizione significativa: la sua ricca biblioteca doveva, a cura dei frati, esser messa a disposizione degli studenti che frequentavano il vicino Studio pubblico.
Fonti e Bibl.: Documenti sulle cariche ricoperte dal ...
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GHINI, Antonio
Stefano Coltellacci
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore, figlio di Paolo, attivo in Toscana nella seconda metà del XV secolo. Secondo Ridolfi, il padre era [...] adottate nel 1473 da Francesco di Giorgio nella tarsia pavimentale che illustra le Storie dell'assedio di Betulia, alla cui messa in opera partecipò, tra gli altri, anche Francesco di Bartolomeo Ghini, figlio del fratello del G. (Fumi Cambi Gado, pp ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] (1948 e 1949), e Alba all’Isola delle Femmine (1949; Troisi, 2011) –, l’astrattismo di Attardi si connotò per la messa in risalto del «telaio dinamico delle linee» (ibid., p. 16), e in dipinti come Fiori astratti (1946), Paesaggio astratto (1947 ...
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FALCONETTO (Falconeto, Falconetti)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia di artisti vissuti quasi sempre a Verona nella contrada della Beverara (o in quelle limitrofe di Ferrabuoi e di S. Zeno) e attivi lungo [...] già nel 1521 circa: di sicuro è documentato a Padova nel 1533, quando col fratello Provolo lavorava sotto la direzione paterna nella messa in opera degli stucchi sulla volta della cappella di S. Antonio al Santo (Gonzati, 1852). Sempre col fratello è ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] Voce, da cui venne lentamente assimilando una sorta di "nazionalismo modernista" (E. Gentile).
Queste simpatie culturali già dal 1906 avevano messo la G. in sintonia con i futuristi, in particolare U. Boccioni e F.T. Marinetti; frequentò, inoltre, l ...
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LICINIO, Bernardino
Luca Bortolotti
Discendente da una famiglia originaria di Poscante, nel Bergamasco, il L. nacque quasi sicuramente a Venezia, figlio secondogenito di un ser Antonio, pittore a sua [...]
Resta aperto il problema di comporre la serie delle opere del L. realizzate negli anni Dieci: questione che implica la messa a fuoco della sua formazione e dei caratteri della sua produzione giovanile. Converrà, così, rinunciare ad articolare troppo ...
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GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] Tra il 1488 e il 1491 G. eseguì per S. Maria Nuova almeno due opere: un Messale e un Breviario.
Già Vasari aveva messo in luce quella versatilità che avrebbe consentito a G. di dedicarsi non solo alla miniatura, ma anche alla pittura, sia ad affresco ...
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DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] la Vergine documenta una costruzione per piani diseguali, con stesure frammentate.
La decorazione nella sacrestia di S. Stefano a Venezia fu messa in opera nel 1733: l'Adorazione dei magi, la Fuga in Egitto e la Strage degli innocenti, dipinta su un ...
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] soffitti del palazzo vescovile di Kielce. Se ne sono conservati tre, molto grandi: Il giudizio degli ariani, Ladislao IV riceve i messi di Svezia, L'incendio di una città (Mosca 1611?) e altri più piccoli: L'assedio di Tortin nel 1629, Il congresso ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] in una appassionata attenzione al naturale - esaltata dalla stessa tecnica pittorica, l'olio su rame - nella progressiva messa in opera di una visione realista, analoga, ma formalmente diversa da quella caravaggesca, e che può essere avvicinata ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...