ARETUSI, Cesare
Andrea Emiliani
Figlio di Pellegrino, non è conosciuta la sua data di nascita. Nel contratto stipulato il 27 ag. 1586 dall'A. con i monaci benedettini, per la decorazione del coro di [...] giudicò somigliantissimo "ancorché talvolta non così felicemente tagliato".
Fra i suoi quadri sono da ricordare a Bologna: La Messa di san Gregorio, nel coro della chiesa dei Servi, una Conceptio immaculata sull'altare maggiore di San Benedetto e ...
Leggi Tutto
OTTONI, Lorenzo
Cristiano Giometti
OTTONI, Lorenzo. – Figlio di Giovanni Giacomo, romano (Pascoli [1730 circa], 1981), nacque a Roma il 25 novembre 1648 e fu battezzato due giorni dopo in S. Lorenzo [...] Giorgetti, anche se la traduzione in marmo deve essere stata per la maggior parte effettuata da Ottoni, che si occupò anche della messa in opera a Pesaro, ove giunse verso il 1684. Della statua, distrutta nel 1797, non rimangono che la testa e parte ...
Leggi Tutto
GUERRA, Giovanni
Mario Bevilacqua
Nacque nel 1544 a San Donnino della Nizzola, presso Modena, da Baldassarre, artigiano, e Lucia Versi; furono artisti anche due suoi fratelli, Giovanni Battista e Gaspare. [...] i pittori che lo avevano preceduto alla sala Regia in Vaticano. La sua presenza in un cantiere di tale rilevanza è stata messa in relazione ai suoi rapporti con Lorenzo Sabbatini, aiuto dello stesso Vasari in Vaticano, che si sarebbe segnalato tra i ...
Leggi Tutto
DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] ), Pietro continuò la sua produzione padovana, dipingendo per S. Benedetto una Messa e un Transito del santo e S. Leonardo libera un condannato; per non potrà che venire da una più puntuale messa a fuoco e sistemazione del troppo ricco catalogo di ...
Leggi Tutto
CHIALLI, Vincenzo
Pasqualina Spadini
Nacque a Città di Castello il 27 luglio 1787, primo dei dodici figli di Paolo, fabbro, e di Matilde Moretti. Era pertanto fratello maggiore di Giuseppe, scultore, [...] giorno, dove con pochi tratti di matita erano messe in risalto le varianti prospettiche, riprese da diversi Leopoldo II rispettivamente.
Si trattava di dipingere due tele, la Messa cantata, altrimenti detta Coro dei cappuccini, dispersa con l'ultima ...
Leggi Tutto
GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] , procuratori di S. Marco, è assai preciso ed enumera i requisiti tecnici richiesti, la qualità dei materiali, dell'intaglio e della messa in opera delle pietre, e impone di conformarsi, dal punto di vista formale, in tutto e per tutto alla parte già ...
Leggi Tutto
GIOVANNONI, Gustavo
Guido Zucconi
Nacque a Roma il 1° genn. 1873, da Leonida e da Elena Rossi. Dopo avere compiuto gli studi liceali e frequentato il biennio fisico-matematico, conseguì la laurea in [...] questo settore il peso del G. è stato decisivo, e questo vale per molteplici aspetti: l'affinamento di una teoria, per la messa a punto di una prassi d'intervento, oltre che di un quadro legislativo. La legge n. 1497 del 1939 (sulla protezione delle ...
Leggi Tutto
FERRARI, Francesco
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 25 genn. 1634 e fu avviato precocemente alla pittura dal padre Giovan Rocco, di professione mercante, che lo sottopose [...] , in occasione delle nozze di Leopoldo I d'Asburgo e Margherita Teresa di Spagna. Il successo scaturito da tale impresa - benché la messa in scena del Pomo fosse rinviata al 1668 - gli procurò, a detta di Baruffaldi ([1697-1722], 1846, II, pp. 284 s ...
Leggi Tutto
DE JULIANIS, Caterina
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1670. Plasticatrice di figure in cera policroma, con occhi di cristallo, e pittrice, la sua formazione artistica le derivava dalla tradizione [...] , distrutto durante l'ultima guerra.
Prima del 1724, anno in cui F. Oliva scrisse la melocommedia Lo Sagliammanco falluto, messa in scena per contestare la passione per la necrofilia, si era molto diffusa a Napoli la moda di collezionare stampe ...
Leggi Tutto
BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] il suo nome: feles (felino) = felix (felice) -, cani arruffati e randagi, un pollaio e, in mezzo, gente del contado che si è messa il vestito delle feste per portare al mercato i suoi prodotti, ma ha ancora le mani callose e le dita nere di terra. A ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...