GHEZZI, Biagio (Biagio di Goro)
Cristina Ranucci
Non si conoscono il luogo e le date di nascita e di morte di questo artista attivo a Siena a partire almeno dal 1350. Sulla base dei documenti relativi [...] G. da parte di Romagnoli si basava sulla scritta "Biagio da Siena pinse" da lui letta in calce alla tavola e messa in relazione con l'omonimo pittore citato nei documenti.
De Nicola ipotizzò che autore del polittico fosse il pittore senese Biagio di ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] figurazione, con il consapevole scopo di indagarne le nuove possibilità espressive e di riabilitarne il valore che le avanguardie avevano messo in discussione.
Dopo la morte di L. Andreotti, nel 1933, l'I. assunse all'Istituto d'arte la cattedra di ...
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DA RIOS, Luigi
Giuseppe Pavanello
Figlio di Domenico, nacque a Ceneda, oggi Vittorio Veneto (provincia di Treviso), nel 1844. Dopo aver frequentato giovanissimo una bottega da falegname, si iscrisse [...] (n. 121), Una calle a Venezia (n. 122), Nell'Alpago dopo il tramonto (n. 188 e n. 189, ibid., 1874);nel 1874, Dopo la messa (n. 50), Dopo il lavoro (n. 51), Il custode della casa di Dio (n. 142, presentato a Brera nel 1874:Boito 1874; Mem. ..., 1875 ...
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CRESCIMBENI, Angelo
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna nel 1734, figlio di una sorella del pittore Giuseppe Pedretti, di cui fu allievo. Si dedicò esclusivamente al ritratto, legandosi al pittore [...] di parata, con "gentiluomini" che posano secondo un cliché dove lo sfoggio è garbato ma fragile, lontano dalla "messa a fuoco" concreta della ritrattistica crespiana.
Le opere attualmente esistenti sono i ritratti dei seguenti personaggi: il Marchese ...
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BOZZALLA, Giuseppe
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Giovanni Bozzalla Pret, industriale di Castagnea di Portula (nel B. non appare l'uso del secondo cognome che serviva a distinguere altri membri della [...] moderna, 1910); L'ultimo raggio sulla Ranzola; Prima neve; Sotto la pergola; Verso la vallata; Processione in montagna; A messa prima; Nevicata a Gressoney; Luci mattuttine; Nella pace del santuario; Casolari sotto la luna; Nella conca d'Oropa; Ombre ...
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CASTELLO, Pietro
Fiorella Sricchia Santoro
Esperto marmorario di origine milanese della cui attività in Spagna al servizio di Filippo II e di Filippo III si hanno notizie dal 1582 al 1602. Qualche dato [...] solo come "marmolista", non sembra che l'attività del C. andasse oltre la pur apprezzata specializzazione nel taglio, lavorazione e messa in opera dei marmi su disegno altrui. In questo senso è anche da ricordare il suo contributo alle due nicchie in ...
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PIACENZA, Giuseppe Battista
Elena Dellapiana
PIACENZA, Giuseppe Battista. – Nacque a Torino nel 1735 da madre ignota e da Simone, sovrastante ai Regi Palazzi (Brayda - Coli - Sesia, 1963, p. 127), maturando [...] alla Restaurazione, e rinominato primo architetto di Sua Maestà, Piacenza tornò a occuparsi nel 1815 del teatro Regio con la messa in opera di un nuovo palco reale e, nello stesso anno dei lavori del Palazzo Reale con l’allestimento dell’appartamento ...
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GIALLO, Iacopo del, detto Giallo fiorentino
Maria Giovanna Sarti
Poche sono le notizie documentarie su questo pittore, nato probabilmente a Firenze intorno al 1500 da Antonio, pittore locale. Il suo [...] e di Perin del Vaga avevano fornito idee e manodopera per la messa a punto di un programma che celebrasse la grandezza del presente (p. 148).
È stato ormai accertato che la costruzione palladiana fu messa in opera tra il 1555 e il 1556, e che, di ...
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FOCOSI, Alessandro
Amalia Pacia
Nacque a Milano il 14 giugno 1836 da Roberto e da Giuditta Elena, sorella del pittore e litografo Giuseppe. Iscrittosi all'Accademia di Brera, frequentò i corsi di pittura [...] la libertà ad Alfonso d'Aragona ed a Giovanni di Navarra (Esposizione delle opere ..., 1855). Il disegno, per l'articolata messa in scena dei personaggi e la precisa ricostruzione dell'ambiente, è ancora una volta debitore di un dipinto di Hayez (F ...
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GAMBERUCCI, Cosimo
Simona Lecchini Giovannoni
, Nacque a Firenze l'8 genn. 1562 (1561 stile fiorentino) nel "popolo" di S. Pier Maggiore da Cristofano di Zanobi calzolaio. Il 7 febbr. 1578 (1577 stile [...] Baldinucci, l'impaccio narrativo dei dipinti dove il racconto si blocca e i personaggi privi di movimento sembrano essere messi in posa come manichini. Un linguaggio arcaicizzante nato, sull'esempio del maestro, nel cantiere del chiostro grande di S ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...