FABBRI (Fabri), Giovanni
Maria Cristina Misiti
Mancano notizie sul luogo e sulla data di nascita di questo incisore operoso a Bologna nel sec. XVIII: si conosce solo il nome del padre, Pietro. L'Oretti [...] nel 1736 per i tipi di Costantino Pisarri.
L'apparato iconografico, che illustra la favola di Giulio Cesare Croce, messa in rima da Giuseppe Maria Buini, consiste in otto incisioni: la prima nel controfrontespizio, la seconda prima delle osservazioni ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] Pregliasco, lavorò tanto alla realizzazione dei fondali scenici per i teatri di corte (a Torino e a Moncalieri) quanto alla messa in opera di apparati effimeri: dipinti gli furono richiesti in occasione dei funerali del re Carlo Emanuele III (1773) e ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] "Standomi così disperato, - precisa il C., - e reputato che questo mio male venissi da gli influssi celesti che ci perdominano, però io mi messi a scrivere tutta la vita mia e l'origine mio e tutte le cose che io avevo fatte al mondo; e così scrissi ...
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GIROLAMO di Giovanni da Camerino
Paola Mercurelli Salari
Non è nota la data di nascita di questo pittore originario di Camerino. Il più antico documento sulla sua attività è un affresco raffigurante [...] decennio, la mano di un artista attento sia ai moduli pierfrancescani, per esempio nell'arcangelo Gabriele, sia a quanto messo in opera agli eremitani tra il 1448 e il 1455. Da questi affreschi il pittore camerte trae appunti che, diligentemente ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] stesso anno; fu sepolto nella chiesa di S. Francesco come ricordano una epigrafe e un ritratto marmoreo (Vasari, p. 244).
La messa a fuoco della figura del G. è ancora ardua, nonostante il progressivo emergere di un vasto curriculum e di un tessuto ...
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LIBERI, Pietro
Alberto Crispo
Nacque a Padova il 15 apr. 1614 da Giuseppe e da Maddalena Rossi, secondo Gualdo Priorato (1664, p. 1); ma se si dà credito all'atto di morte del 18 dic. 1687, in cui il [...] , 122, 134). Il L. fu eletto priore e gestì per qualche tempo il Collegio, ma in seguito la sua direzione fu messa in discussione, tanto che i Provveditori sopra la giustizia vecchia fecero estrarre a sorte i nominativi di tre pittori a cui delegare ...
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MAITANI, Lorenzo
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo architetto nativo di Siena, figlio di Vitale di Lorenzo soprannominato Matano, maestro di pietra e di legname, e di donna [...] che a lui si debbano un importante intervento sulle opere di contraffortamento che interessavano la zona del transetto, la messa in opera del tetto appena avviata nel 1309 e infine un significativo apporto nella realizzazione della tribuna quadrata e ...
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FAVALLI, Augusto
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano il 5 ott. 1912 da Vittorio., che due anni dopo si trasferì a Roma portando con sé la famiglia, e da Luigia Trovati. Nella capitale il F. compì gli [...] , che nel giugno dello stesso anno i futursimultanisti difesero dalle critiche del pubblico che assistette alla messa in scena, al teatro Argentina, dello spettacolo Simultanina. Sempre nel 1931 i futursimultanisti organizzarono a Roma serate ...
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CAFAGGI, Domenico, detto Capo
Alberto Cornice
Figlio di Filippo (come risulta dai documenti, e non di Pietro come si trova nel Pecci), nacque a Settignano nel 1530, data che è possibile desumere da [...] duomo non si limitò al leggio, ultimato nel novembre del 1573, ma si estese alla residenza o "cassapanca" per la messa cantata: quest'ultima, eseguita dal C. e dal ricordato Benedetto sempre su disegno del Riccio, fu collocata nel presbiterio, dove ...
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GIOVANNI GIACOMO da Lodi
Rossella Faraglia
GIOVANNI GIACOMO (Gian Giacomo) da Lodi.- Nacque a Lodi tra il secondo e il terzo decennio del XV secolo.
I primi documenti che lo riguardano sono relativi [...] locale, vissuto intorno alla seconda metà del XVI secolo (Caffi, p. 337). Tale testimonianza peraltro non è mai stata messa in dubbio; e su di essa si basano la ricostruzione del percorso stilistico dell'artista e le altre possibili attribuzioni. Le ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...