La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] nel calendario. Tale funzione emerge chiaramente dalle cronache riguardanti la costellazione a 'nuvola scura' del lama, che era messa in stretta relazione con le brillanti stelle gemelle α e β Centauri, note come Llamacñawin, 'gli occhi del lama ...
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Le civilta dell'Egeo. La civilta micenea
Luigi Caliò
Pietro Militello
La civiltà micenea
di Luigi Caliò
Le tombe a fossa dei Circoli A e B di Micene sono un ritrovamento eccezionale per la ricchezza [...] l’impresa bellica. Gli strati di distruzione di Troia VIh (ET IIIB1) e di Troia VIIa (ET IIIB - ET IIIC) possono essere entrambi messi in relazione con il racconto omerico e con la crisi del mondo miceneo.
L’ET IIIC (1200-1050 a.C.) è stato spesso ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] oggi non più conservato, come uno dei templi che Artaserse II avrebbe dedicato al culto di Anahita, viene oggi fondatamente messa in dubbio. Il ruolo di questo sovrano nell'introduzione delle statue di culto, e di conseguenza dei relativi templi ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] p. di Berlino mostra, accanto al Cristo docente tra gli apostoli, il Sacrificio di Isacco in quanto modello tipologico della messa; una p. del sec. 6° (New York, Metropolitan Mus. of Art) reca invece una raffigurazione della Moltiplicazione dei pani ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Sabini
Alessandro Guidi
I sabini
Le notizie delle fonti, i ritrovamenti archeologici e i documenti epigrafici conosciuti ci permettono di identificare i Sabini come [...] ed è caratterizzato da un’evidente gerarchia insediamentale, ha una grandezza calcolabile attorno ai 100 km2. A Cures è stata messa in luce una struttura della fine della prima età del Ferro al cui interno è stata recuperata una notevole quantità di ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (Gravisca, Graviscae)
M. Torelli
Antico porto di Tarquinia, a circa 7 km dal sito della città etrusca e romana, nel luogo dell'abitato medievale e moderno [...] etrusca.
Della città etrusca sono stati esplorati solo piccoli tratti sotto le strutture romane, mentre una larga estensione se ne è messa in luce a S-E della colonia, ove non si è avuta sovrapposizione tra insediamento etrusco e città romana. I ...
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Vedi SEGESTA dell'anno: 1966 - 1997
SEGESTA (῎Εγεστα, Αἴγεστα, Σέγεστα, Sĕgesta)
V. Tusa
A. Gallina
Era la più importante città degli Elimi le cui rovine si trovano sul Monte Barbaro a circa 4 km a [...] città era circondata da due cinte murarie di epoca diversa ma non precisabile, non essendo mai state scavate. Recentemente è stato messo in luce, in località "Mango", a S del cosiddetto tempio, in uno spiazzo posto alle pendici del Monte Barbaro, un ...
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Troia
Roberto Bartoloni
La città dell’Iliade
Nell’immaginario collettivo dell’Occidente pochi luoghi occupano un posto altrettanto significativo di Troia, città indissolubilmente legata alle immortali [...] a.C.), non sono chiare, ma alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che la fine di quest’ultima potrebbe essere messa in connessione con l’arrivo dei popoli della prima grande ondata migratoria che si riversò sulle sponde orientali e occidentali dell ...
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Vedi VIENNA dell'anno: 1966 - 1997
VIENNA (Vindobona)
H. Kenner
F. Eichler*
Nel luogo dell'odierna città sorgeva dapprima un piccolo castello posto a fortificazione del più importante centro di Carnuntum [...] (1873) ed Efeso (1896 ss.) e dall'Heròon di Trysa (1882-83). La raccolta del marchese Tommaso Obizzi (m. 1803), messa insieme al Catajo alla fine del sec. XVIII, giunta con una eredità al ramo estense della casa Asburgo-Lorena, (Collezione Estense ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale: Cornus
Letizia Pani Ermini
Cornus
Sito archeologico della Sardegna occidentale. L’insediamento cartaginese [...] cruciforme fu trasformata a pianta poligonale. L’aula ebbe un unico accesso dall’esterno attraverso il pastoforio settentrionale e fu messa in diretta comunicazione con l’aula della sinassi. Il battistero aveva l’abside rivolta a occidente, gradata e ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...