GIOVANNI IX, papa
Claudia Gnocchi
Figlio di Ramboaldo, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita, si sa però che era originario di Tivoli, presso Roma, e che fu ordinato sacerdote da [...] rintracciare i decreti emanati a Roma e quelli emanati a Ravenna. All'inizio degli anni Trenta, però, questa tesi fu messa in discussione da J. Duhr che sostenne che il concilio romano dovesse essere attribuito non a G. ma al suo predecessore ...
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LUCREZIA de' Medici, duchessa di Ferrara
Grazia Biondi
Nacque a Firenze il 14 febbr. 1544, quintogenita di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, e di Eleonora, figlia di don Pedro de Toledo, duca d'Alba [...] L. mangiava pochissimo, parlava meno e rideva raramente, si comportava così "saviamente" da sembrare "una donna grave", andava a messa tutte le mattine e faceva recitare innumerevoli orazioni per garantire un felice viaggio allo sposo. Con la sorella ...
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BOBBA, Ascanio
Valerio Castronovo
Nacque a Lu Monferrato il 5 marzo 1579 da Mario, feudatario di Terruggia e Rosignano. Il casato dei Bobba, già insigne ai tempi dei marchesi del Monferrato e passato [...] Tommaso, e il B. si rifugiò nella cittadella a capo delle superstiti forze madamiste. In quella circostanza la sua abitazione fu messa a sacco dai principisti e la famiglia dispersa. Accanto a Madama e con funzioni di primo piano tra le fila ormai ...
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FOLCACCHIERI, Bartolomeo (Meo, Abbagliato)
Roberta Mucciarelli
Figlio di Raniero e fratello del poeta Folcacchiero e di Mino, nacque certamente a Siena nel terzo di Camollia intorno al quarto decennio [...] riuscì a mantenere nelle sue mani fino alla metà del XIV secolo il governo della città dopo averne allontanato i magnati e messo ai margini il popolo minuto. Processo che si compì nel decennio 1267-1277 e fu reso possibile, oltre che dalle sconfitte ...
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DELLA STUFA, Ugo
Giuseppe Biscione
Nacque a Firenze da Andrea di messer Ugo e da Milia di Duccio Tolosini. Non si conosce la sua data di nascita, tuttavia può ritenersi che il D. sia nato nel 1366 o [...] d'oro, ma non vinse "il partito": non ottenne cioè il numero necessario di fave nere perché la polizza con il suo nome venisse messa nella borsa da cui si estraevano i nomi dei nuovi priori; il partito invece lo vinse nel 1391.
L'8 maggio 1390 sposò ...
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MALASPINA, Guglielmo
Raffaele Tamalio
Nacque forse alla fine del 1527 o agli inizi del 1528, probabilmente dopo la morte del padre, di cui portò il nome, che era marchese di Tresana e Lusuolo in Lunigiana [...] Filiberto di Savoia, causata dall'interessato appoggio di quest'ultimo ai fuoriusciti del Casale, in seguito alla dura repressione messa in atto dal Gonzaga dopo l'attentato al quale era scampato nell'ottobre del 1567.
Presso la corte cesarea ...
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APPIANO, Bernardo
Roberto Zapperi
Medico di Pallanza, visse a Milano dove, secondo quanto risulta da una sentenza del Santo Uffizio del 27 apr. 1571, professò dottrine ereticali che gli dettero molto [...] prese di posizione contro l'autorità del papa e della Chiesa romana, contro "il santissimo sacrificio della messa et ordine sacro et traditioni ecclesiastiche").
Le posizioni ereticali si intrecciavano nell'A. curiosamente con un forte interesse ...
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ANSA, regina dei Longobardi
Hanno Helbling
La sua provenienza familiare è poco certa; vengono ricordati suo padre Verissimo e due suoi fratelli, Arechi e Donnolo; è da ritenersi giusta la supposizione [...] meriti della "coniux pulcherrima", della bellissima sposa di Desiderio, sia quelli politici ("assicurò e aumentò la patria messa in pericolo", maritò la figlia Adelperga con Arichi, Liutperga con Tassilo e una terza figlia con Carlomagno, allacciando ...
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ALBERICI, Ottobono
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Genovese, fratello di Nuvolone, fra il 1158 ed il 1159 partecipò a numerose società di traffici marittimi con l'Italia meridionale e Costantinopoli, investendovi cospicui capitali. [...] 1172, si recò alla dieta convocata in Siena dall'arcivescovo Cristiano di Magonza, cancelliere di Federico I, in cui Pisa fu messa al bando dell'Impero. Fu ancora console del Comune nel 1174 e nel 1179, anno in cui sottoscrisse il favorevole trattato ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] dei luterani alla Dieta di Augusta: comunione sotto le due specie, abolizione del celibato per i preti, correzione al canone della messa e, infine, "che omnino si faccia un concilio generale, nel che - aggiungeva Campeggi - io so la mente di N. S. et ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...